Si informano gli iscritti che già da anni è divenuto obbligatorio, per tutti i professionisti iscritti negli Albi, comunicare all’Ordine di appartenenza il proprio domicilio digitale (indirizzo PEC).
Il recente Decreto Semplificazioni n. 76/2020 ha stabilito di sanzionare con la sospensione dall’esercizio professionale chi, dopo essere stato diffidato dall’Ordine, si renda inadempiente all’obbligo sopra indicato.
Si invitano tutti gli iscritti che non vi abbiano ancora provveduto a comunicare agli uffici quanto prima un domicilio digitale (indirizzo PEC).
Ricordiamo che per legge tutti gli Ordini e i Collegi professionali e il Registro delle Imprese trasferiscono all’INI-PEC (Indice Nazionale degli Indirizzi di PEC) i dati e gli indirizzi PEC dei propri iscritti e si occupano di aggiornare i dati forniti.
Poiché la PEC ha lo stesso valore legale di una raccomandata A/R, come stabilito dal DPR n.68/2005, si invitano pertanto gli iscritti a:
- controllare quotidianamente la PEC
- possedere un solo indirizzo PEC al fine di agevolare il controllo delle comunicazioni
Si specifica che:
Il domicilio digitale è una casella di posta elettronica certificata (PEC) che individua il luogo virtuale dove il titolare della casella riceve tutte le comunicazioni.
Viene disciplinato all’interno del codice dell’amministrazione digitale (DL n. 82/2005) che all’articolo 3 recita: “Al fine di facilitare la comunicazione tra pubbliche amministrazioni e cittadini, è facoltà di ogni cittadino indicare alla pubblica amministrazione un proprio indirizzo di posta elettronica certificata quale suo domicilio digitale”. Il domicilio digitale sostituisce in tutto e per tutto il domicilio fiscale e viene utilizzato dalla PA e dalle altre amministrazioni, alle quali viene comunicato, per inviare comunicazioni, notifiche, cartelle, multe, avvisi di giacenza e tutte le comunicazioni che solitamente riceveremmo per posta ordinaria.
Per quanto riguarda l’ampliamento dello spazio della PEC assegnata dall’Ordine, l’Ordine ha deciso di fornire alcuni servizi aggiuntivi in convenzione con pagamento a carico dell’iscritto:
- acquistare/rinnovare i servizi aggiuntivi di spazio extra archivio e inbox euro 3,00/anno l’anno + iva (invece di euro 4)
- Servizio di conservazione 1GB singola casella PEC: euro 4,00/anno l’anno + iva (invece di euro 5).
Tali servizi sono già stati abilitati, potrà usufruirne accedendo alla propria area cliente:
- modificare i dati, ad esclusione nome cognome codice fiscale e se presente p.iva
- cambiare la psw della casella
- acquistare/rinnovare i servizi aggiuntivi
Alcune precisazioni:
- il pagamento avviene SOLO tramite carta di credito
- l’accesso all’area (areaclienti.arubapec.it) avviene con nome casella e password
- il servizio aggiuntivo acquistato sarà fatturato al titolare stesso della casella.
Per avere delucidazioni contattare il numero di assistenza Aruba dedicata agli architetti: 0575050013
INI-PEC è l’Indice Nazionale degli Indirizzi di PEC (Posta Elettronica Certificata) istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da InfoCamere in attuazione del decreto legge del 18 ottobre 2012, n.179.
INI-PEC raccoglie tutti gli indirizzi di PEC delle Imprese e dei Professionisti presenti sul territorio italiano: chiunque può accedere alla sezione di ricerca del portale (inipec.gov.it) e cercare l’indirizzo di posta elettronica certificata di proprio interesse.
Identità digitale: dal 28 febbraio 2021, la PA identifica i cittadini che accedono ad i servizi online messi a disposizione solo attraverso le identità digitale (SPID) e la nuova carta d’identità elettronica.
Spid e firma digitale
Lo SPID e la CNS (carta nazionale dei servizi) o firma digitale sono entrambi due strumenti di identità digitale che in questo primo momento coesistono e vengono utilizzati per livelli di identificazione e servizi diversi. Ad esempio, al momento per l’iscrizione camerale, in alcune camere di commercio, al titolare dell’impresa viene obbligatoriamente richiesta la firma digitale. A differenza della CNS, che non è completamente dematerializzata (si tratta di una smart card o un pennino USB), lo SPID non ha necessità di alcun device per essere utilizzato e si concretizza solo in delle credenziali.