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05 Marzo 2025

L’ufficio direzione Edilizia privata di Roma limita gli appuntamenti al pubblico, l’OAR contrario chiede di rivedere subito la decisione

Dopo aver ricevuto l’ulteriore comunicazione con cui il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica- Direzione Edilizia Privata di Roma Capitale confermava la giornata con accesso con Tupassi in vigore dal 2 gennaio 2025 ed informava dei nuovi orari di ricevimento del pubblico, limitati – a partire dal 3 marzo – ai giorni di lunedì, tramite il servizio elimina-code “Tupassi”, e di giovedì con ingresso libero e senza appuntamento, l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia ha scritto all’Ingegnere Piero Presutti, direttore dell’ufficio Edilizia privata e all’assessore all’Urbanistica e città dei 15 minuti, Maurizio Veloccia per chiedere di rivedere le decisioni non condivise con Ordini e Collegi.

Nella lettera, firmata dal presidente Alessandro Panci e dal consigliere delegato Lorenzo Busnengo, l’OAR chiede che sia «prevista l’apertura con ingresso libero senza appuntamento in almeno due mattinate a settimana come già consentito fino al 2 gennaio 2025, con eventuale aggiunta di una terza apertura al pubblico tramite prenotazione Tupassi».

Come ricorda l’OAR alla direzione Edilizia privata di Roma Capitale: «La contingentazione del confronto tra pubblica amministrazione, professionisti e cittadini comporta incertezza nell’applicazione della normativa e un rallentamento dei procedimenti, contravvenendo all’art. 5 del DPR n. 380/2001 secondo cui le amministrazioni comunali “provvedono a costituire un ufficio denominato Sportello unico per l’edilizia, che cura tutti i rapporti fra il privato, l’amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in merito all’intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di segnalazione certificata di inizio attività».

Inoltre, l’OAR sottolinea che ai sensi dei commi 1bis e 1ter del D.L. n. 83/2012 «lo Sportello costituisce l’unico punto di accesso per il privato interessato in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti il titolo abilitativo e l’intervento edilizio oggetto dello stesso».


«Pertanto, i privati e i professionisti tecnici incaricati trovano oggi fortemente limitata la possibilità di interagire in maniera proficua e costruttiva con l’amministrazione che deve istruire e decidere sulle pratiche edilizie, perché l’accesso con Tupassi, oltre a contingentare gli accessi ad un singolo interlocutore della PA (un tecnico o un amministrativo) in una giornata, non consente la prenotazione di interlocuzioni tempestive come richiesto dalla professione e da procedure che giacciono negli uffici anche da anni», fa notare l’OAR nella missiva.

di Mariagrazia Barletta
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