Dopo aver ricevuto l’ulteriore comunicazione con cui il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica- Direzione Edilizia Privata di Roma Capitale confermava la giornata con accesso con Tupassi in vigore dal 2 gennaio 2025 ed informava dei nuovi orari di ricevimento del pubblico, limitati – a partire dal 3 marzo – ai giorni di lunedì, tramite il servizio elimina-code “Tupassi”, e di giovedì con ingresso libero e senza appuntamento, l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia ha scritto all’Ingegnere Piero Presutti, direttore dell’ufficio Edilizia privata e all’assessore all’Urbanistica e città dei 15 minuti, Maurizio Veloccia per chiedere di rivedere le decisioni non condivise con Ordini e Collegi.
Nella lettera, firmata dal presidente Alessandro Panci e dal consigliere delegato Lorenzo Busnengo, l’OAR chiede che sia «prevista l’apertura con ingresso libero senza appuntamento in almeno due mattinate a settimana come già consentito fino al 2 gennaio 2025, con eventuale aggiunta di una terza apertura al pubblico tramite prenotazione Tupassi».
Come ricorda l’OAR alla direzione Edilizia privata di Roma Capitale: «La contingentazione del confronto tra pubblica amministrazione, professionisti e cittadini comporta incertezza nell’applicazione della normativa e un rallentamento dei procedimenti, contravvenendo all’art. 5 del DPR n. 380/2001 secondo cui le amministrazioni comunali “provvedono a costituire un ufficio denominato Sportello unico per l’edilizia, che cura tutti i rapporti fra il privato, l’amministrazione e, ove occorra, le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in merito all’intervento edilizio oggetto della richiesta di permesso o di segnalazione certificata di inizio attività».
Inoltre, l’OAR sottolinea che ai sensi dei commi 1bis e 1ter del D.L. n. 83/2012 «lo Sportello costituisce l’unico punto di accesso per il privato interessato in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti il titolo abilitativo e l’intervento edilizio oggetto dello stesso».
«Pertanto, i privati e i professionisti tecnici incaricati trovano oggi fortemente limitata la possibilità di interagire in maniera proficua e costruttiva con l’amministrazione che deve istruire e decidere sulle pratiche edilizie, perché l’accesso con Tupassi, oltre a contingentare gli accessi ad un singolo interlocutore della PA (un tecnico o un amministrativo) in una giornata, non consente la prenotazione di interlocuzioni tempestive come richiesto dalla professione e da procedure che giacciono negli uffici anche da anni», fa notare l’OAR nella missiva.