di Redazione OAR
Angelo Di Castro, Romeo Di Castro, Umberto Di Segni e Davide Pacanowski. Sono i professionisti di cultura e religione ebraica il cui nome fu cancellato dall’albo dell’Ordine degli Architetti di Roma al tempo delle leggi razziali varate nel 1938, durante il fascismo, in un periodo in cui l’Italia e l’Europa intera furono travolti da una spirale di follia che ha condotto alla persecuzione e al progetto di sterminio del popolo ebraico. Il 27 gennaio, in occasione del Giorno delle Memoria, si terrà presso la Casa dell’Architettura (ore 14.30) un cerimonia simbolica con la quale l’OAR, in collaborazione con gli Ordini degli Architetti di Lazio e Umbria, annullerà la cancellazione dall’albo di quei professionisti, alla presenza dei loro familiari.
“Commemorare uno dei passaggi più drammatici della storia del nostro Paese significa non solo ricordare la tragedia vissuta dagli italiani di religione o cultura ebraica all’epoca delle leggi razziali ma, soprattutto, continuare a cercare le ragioni profonde che ci hanno portato a tale sciagura”. Così Flavio Mangione, presidente dell’OAR, spiega il senso più profondo dell’iniziativa portata avanti dall’Ordine degli Architetti di Roma in occasione della ricorrenza istituita per ricordare la Shoah e le vittime dei campi di concentramento nazisti, nella data dell’abbattimento – il 27 gennaio 1945 – dei cancelli di Auschwitz.
Ricordare la tragedia per cercarne le ragioni
Tenere viva la memoria di un periodo storico drammatico e, in particolare, della tragedia vissuta dagli italiani di religione o cultura ebraica all’epoca delle leggi razziali, ribadisce Mangione, “significa anche continuare a cercare le ragioni che ci hanno portato a tale sciagura”. Ricordare – continua il presidente OAR – “per fare in modo che questo dramma non si ripeta mai più e per rimarginare una ferita che sembra insanabile, per ricostruire uno spirito comune del popolo italiano alla luce della frase che ci ha lasciato in eredità Amelia Pincherle: ebrei…ma prima di tutto italiani”.
Un contributo simbolico ma concreto
L’Ordine degli Architetti di Roma, con la cerimonia per l’annullamento della cancellazione dall’albo, offre – in modo simbolico ma concreto – il proprio contributo di riflessione nella giornata internazionale dedicata alla memoria, densa di appuntamenti sia sul territorio cittadino che nazionale.
All’evento che si terrà alla Casa dell’Architettura – nel corso del quale si avrà modo di conoscere le opere, più o meno note, dei professionisti colpiti dalle leggi razziali – interverranno, tra gli altri, architetti ed esponenti degli Ordini professionali, della comunità Ebraica e della politica.
La partecipazione all’evento permetterà di acquisire 4 Cfp. Qui il programma completo: LINK
Qui il comunicato stampa: LINK
(FN)