Dall’inizio della grande emergenza nazionale per contagio da Covid-19, l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia ha ritenuto necessario intervenire su alcuni temi legati alla tutela della professione, “effetti collaterali” prodotti dalle misure adottate dall’Esecutivo per arginare la diffusione dell’epidemia.
A poche ore dall’avvio del lockdown – il protocollo d’emergenza che prevede limitazioni nelle possibilità di movimento delle persone – l’11 marzo, intervistato su Roma Today, il Presidente Flavio Mangione denuncia le difficoltà dei professionisti nell’esercitare in modalità smart working, a causa dei ritardi in materia di digitalizzazione degli archivi: “Sono due anni – ricorda il presidente Mangione – che l’Ordine lavora per risolvere i problemi strutturali del dipartimento Programmazione e attuazione urbanistica legate agli archivi che conservano gli atti che abilitano lo stato dei luoghi. Un’azione importante – aggiunge – perché dare accesso immediato a questi documenti è una questione di certezza del diritto prima ancora che un’esigenza di ordine amministrativo e professionale. Il rapporto con i tecnici deve essere informatizzato”. Nella stessa intervista il Presidente auspica uno slittamento delle tasse e dei contributi, informando di averne fatto richiesta a Inarcassa e Consiglio nazionale degli Architetti.
Un’altra grande emergenza – non ancora chiusa – data dalle difficoltà nel reperire strumenti di protezione individuale per i lavoratori, spinge Oar e Federazione degli Ordini degli Architetti del Lazio a intervenire congiuntamente in un comunicato il 13 marzo, a poche ore dall’impegno preso dal Presidente del Consiglio in relazione a questo problema: “bene l’impegno di Conte – si legge nella nota – ma finché le mascherine non arrivano, i cantieri si dovranno fermare”.
Il 14 marzo le misure annunciate da Inarcassa a sostegno dei suoi iscritti (dal sussidio una tantum a sostegno delle famiglie in cui uno o più componenti siano stati colpiti da Covid-19, ai finanziamenti fino a 50mila euro senza interessi da restituire in 5 anni), spingono il Presidente Mangione ad intervenire con una nota che plaude all’iniziativa della Cassa, auspicando un eguale impegno a sostegno dei lavoratori da parte del Governo italiano.
Ultimo intervento, lunedì 16 marzo, l’Ordine di Roma e la Federazione del Lazio pubblicano un nuovo comunicato congiunto sollecitando “Ministeri, Enti pubblici e privati, Centrali di Committenza quali Invitalia, Consip e altre, a sospendere o rinviare a data da stabilire al cessato stato di emergenza, le procedure concorsuali e le gare finalizzate all’affidamento di incarichi di servizi di architettura e ingegneria, al fine di consentire una corretta e paritaria partecipazione degli operatori interessati”.