Un dispositivo culturale in evoluzione, un evento diffuso mirato a coinvolgere la cittadinanza e avvicinare le persone all’architettura, un attivatore di territori capace di facilitare il dialogo tra amministrazione e comunità residenti. Ma anche un generatore di idee, visioni, progetti e iniziative concrete, ponendo l’architetto come figura cardine per l’innesco di processi di rigenerazione degli spazi pubblici e trasformazione della città. È stata tutto questo la quinta edizione di FAR, il Festival dell’Architettura di Roma – ideato e realizzato dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia – svoltosi dal 5 all’8 ottobre e che, dopo il successo dell’edizione dello scorso anno, ha puntato ancora una volta ad entrare nella città, con appuntamenti che si sono svolti in tre diversi municipi capitolini (VIII, XI e XII) per poi approdare, per la giornata conclusiva, alla Casa dell’Architettura, sede dell’OAR all’Esquilino. Una quattro giorni di eventi – laboratori, lecture, tavole rotonde, talk, ma anche performance artistiche e proiezioni – che ha registrato, in ciascuna tappa, decine di ospiti e un’elevata partecipazione di pubblico.
Il programma di FAR, come detto, è culminato nell’ultima giornata con le premiazioni relative alle call lanciate dal Festival: la Call for project, opportunità per progettisti e team multidisciplinari di presentare progetti per realizzare installazioni temporanee nello spazio pubblico nelle aree individuate dai municipi selezionati (a loro volta scelti attraverso una precedente call), e la Call Architecture Film Festival, per cortometraggi che sapessero raccontare i quartieri coinvolti, le quali si sono aggiunte alla Call for Activities, che ha riguardato l’organizzazione delle varie attività svolte nel corso delle giornate.
Le tre tappe nei Municipi
Il Festival dell’Architettura di Roma, dunque, è – ancora una volta – entrato nella città, facendo tappa in tre municipi di Roma Capitale, declinando la propria presenza in tematiche distinte e calate nelle diverse realtà territoriali (che sono inoltre state poste alla base della call per i progetti di installazioni temporanee): «Comunità Educante» per il Municipio VIII; «Arti di Strada» per il Municipio XII; «Contemporary Heritage» per il Municipio XI.
A raccontare la visione, i temi e gli obiettivi del Festival è stata Alice Buzzone, direttrice FAR, sottolineando come, dopo il ‘test’ dello scorso anno (quando una parte importante della manifestazione, in parallelo alla Casa dell’Architettura, fu organizzata per la prima volta presso un municipio capitolino, l’ottavo LINK), il Festival dell’Architettura di Roma «sia atterrato nello spazio pubblico urbano, con l’obiettivo di avvicinare l’architettura alle persone, rendere chiaro che ci sono modi nuovi di attivare gli spazi urbani, dalle installazioni temporanee all’urbanismo tattico». Quest’anno «abbiamo cercato di farci attraversare – ha detto Buzzone in occasione della giornata inaugurale in Largo Leonardo Da Vinci -, di essere un dispositivo culturale che permettesse all’architettura di vivere non dall’alto ma dal basso, aprendo specifiche call e permettendo a cittadini, creativi, studenti di proporre le loro idee», immaginando un Festival condiviso.
«Abbiamo deciso di uscire dalla nostra sede – ha poi aggiunto la direttrice FAR nella giornata conclusiva presso la Casa dell’Architettura – per dialogare con le persone, andare in strada e occupare gli spazi pubblici, offrendo un approccio all’architettura capace di coniugarsi con laboratori di partecipazione di nuova generazione che hanno coinvolto tantissime persone. Abbiamo trovato territori che attendevano interventi del genere, catalizzatori dei rapporti tra amministrazioni e cittadinanza». L’appuntamento è per il prossimo anno, per la prosecuzione di questo percorso.
La prima tappa del Festival si è svolta, lo scorso 5 ottobre, presso il Largo Leonardo Da Vinci, a San Paolo, nel Municipio VIII. Il tema della giornata è stato «Comunità Educante» (concetto che porta la scuola ad assottigliare i confini tra “dentro” e “fuori” l’edificio scolastico, in cui lo spazio pubblico, soprattutto quello a margine delle scuole, svolge un ruolo fondamentale) con laboratori, talk e lezioni: dalla storia del quartiere e della sua comunità educante all’intelligenza artificiale che trasforma il dibattito architettonico, ampia la partecipazione di bambini e famiglie.
Nella seconda giornata, il 6 ottobre, è stata la volta di Piazza Ettore Rolli, nell’area di Porta Portese, nel Municipio XII, con al centro il tema «Arti di strada» (la street art non è solo “murales”), incontri, dibattiti e performance per stimolare il ritorno delle arti – come ad esempio danza e teatro – alla dimensione della strada e dello spazio pubblico.
Il Parco Tevere Marconi, nel Municipio XI, infine, è stato il palcoscenico della terza giornata di FAR, lo scorso 7 ottobre, con il tema «Contemporary heritage» (il patrimonio non riguarda solo icone come il Colosseo o i monumenti storici), con riflessioni innovative sul concetto di patrimonio tra presentazioni di progetti con giovani universitari e studi, workshop di disegno, laboratori di «meditazione metropolitana».
Per riscoprire i dettagli del programma e le attività svolte nell’ambito di FAR: LINK
Qui l’articolo con le video interviste a Amedeo Ciaccheri, Presidente del Municipio Roma VIII, Elio Tomassetti, Presidente del Municipio Roma XII, Gianluca Lanzi, Presidente del Municipio Roma XI: LINK
La giornata conclusiva alla Casa dell’Architettura
La quinta edizione di FAR si è chiusa domenica 8 ottobre alla Casa dell’Architettura, sede dell’OAR (in piazza Manfredo Fanti, 47), con «Far Party», giornata fitta di appuntamenti che si è aperta, al mattino, con la riunione delle giurie e le proiezioni dei cortometraggi e dei progetti relativi alle Call lanciate dal Festival. Nel pomeriggio il convegno con lecture e talk – con la partecipazione in collegamento streaming, tra gli altri, di Janet Sanz, già vice sindaca di Barcellona, Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura di Milano – e una tavola rotonda «Questo è paesaggio. Dedicato a Franco Zagari», con tanto ospiti e la presenza, tra gli altri, di Jacopo Zagari. Eventi preceduti dai saluti istituzionali dei rappresentati dei tre Municipi coinvolti e, tra gli altri, dell’assessore capitolino all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, che per l’occasione ha siglato con il presidente OAR, Alessandro Panci, il protocollo d’intesa per l’istituzione della Consulta tra Roma Capitale e l’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia (qui l’articolo: LINK).
A chiudere il cerchio nella giornata conclusiva di FAR è stato Alessandro Panci, presidente OAR, ribadendo come il «Festival sia stato concepito come momento di condivisione: sulla percezione della città, su come essa venga utilizzata e vissuta, su quanto i professionisti – architetti in primis – possano contribuire alla trasformazione del contesto urbano, al cambiamento del volto di parti di città, non solo ad un livello architettonico-urbanistico ma anche economico e sociale. È un percorso, quello del Festival, che parte dalla nostra sede – La Casa dell’Architettura – per espandersi nella città, nelle piazze, nei giardini, negli spazi pubblici, nei luoghi dove vivono le persone allo scopo di promuovere il coinvolgimento e la partecipazione della cittadinanza».
I vincitori delle call
La giornata si è chiusa con la presentazione dei progetti pervenuti vincitori della Call for Projects e – dopo lo spazio per apericena e Dj set, in serata, con la rassegna dei cortometraggi finalisti della Call Architecture Film Festival e la nomina del vincitore.
A seguire i tre progetti vincitori della Call for Projects, per ciascuno dei temi e delle aree individuati (in allegato le tavole di presentazione dei progetti).
Vincitore per l’area «Largo/Viale Leonardo da Vinci – quartiere San Paolo, Roma – VIII Municipio», tema «Comunità Educante«: «Edicola – comunità in rete» di Aut Aut Architettura (Gabriele Capobianco, Edoardo Capuzzo Dolcetta, Jonathan Lazar, Damiano Ranaldi) – Team: Aut Aut Architettura; Jonathan Lazar, antropologo; Flavia Pittaluga, educatrice per l’infanzia; Sara Milano, educatrice al patrimonio culturale
2° Posto: «Binomio Fantastico. Un Progetto tra Scuola e città» – Team: Margherita Lia Tommasi; Giovanni Fabbri; Anna Evangelisti
3° Posto: «Skola. La comunità educante di Largo Leonardo da Vinci» – Ikònica – Team: Sante Simone; Nunziastella Dileo; Alessandro Zappaterreni; Giulia Pucciarelli; Flavia Rossi
Vincitore per l’area «Parco Marconi – quartiere Marconi, Roma – XI Municipio», tema «Contemporary Heritage»: «GiganteBlù» di expandstudio – Team: Davide Troiani, architetto; Francesco Leoni, architetto; Gianluigi Perinelli, architetto; Behar Shoti, architetto; Federica Missanelli, architetta; Laura Nardelli, architetta; Angelo Perinelli, falegname.
2° posto: «Riverside. Vivere il fiume» – Team: Andrea Stanghini; Veronica van der Horst; Davide Pecoraro
3° posto: «Girotondo – Laboratorio aperto» – Oks Architetti – Eugenio Salvetti
Vincitore per l’area «Piazza/via Ettore Rolli – Porta Portese, Roma – XII Municipio», tema «Arti di Strada»: «In Orbita: Un abbraccio solidale» di Out Architecture – Team: Francesco Nardacci, architetto; Alessandro Minotti, architetto; Andrea Battistoni, dottore in Architettura.
2° posto: «Giano. Teatrino Urbano Bifronte» – Team: Andrea Arcese (capogruppo); Rachele Gusella; Livia Ribichini
3° posto: «d_scena – mutevoli scenari per lo spazio urbano» – deltastudio – Dario Pompei; Valerio Galeone
A vincere la prima edizione dell’Architecture Film Festival è stato invece il corto «Eri Beta Version» (qui sotto l’abstract).
Team: regia di Alessandro Passamonti, scritto da Luca Petrassi e Alessandro Passamonti. Direttore di produzione Andrea Favia. Producer Alice Melloni. Architetto e assistente produzione Erika Orlandi. Con Alessia D’Anna e Alice Melloni. Direzione artistica: Alessandro Cerretelli + Andrea Favia + Alessandro Passamonti. Musiche originali: Giuseppe Pulvirenti. DOP: Alessandro Passamonti. Fonici: Adriano Attolico + Pietro Mosci. Sound design: Giuseppe Pulvirenti + Adriano Attolico + Ali Beidoun, Primo Assistente camera: Fabrizio Farroni. Seconda unitá: Filippo Prestinari. Aiuto regia: Luca Petrassi. Supporti scenografici: Pietro Mosci. Stylist: Floriana Pastore. 3D Artist:Lorenzo Fornaciari. AI Specialist artist: Marco Dabbicco Lorenzo Fornaciari, Filippo Prestinari. Montaggio: Alessandro Cerretelli. Missaggio: Giuseppe Pulvirenti.
Le fotografie della giornata conclusiva alla Casa dell’Architettura sono di Daniele Raffaelli
(FN)