Inaugurata Supermostra 22, selezione delle opere di 22 studi per un racconto delle trasformazioni contemporanee nell’architettura italiana
di Redazione OAR
Un progetto per far conoscere – attraverso podcast originali da scaricare online – figure più o meno note di architette che hanno lasciato un segno importante a Roma e non solo, nel campo architettonico e della pianificazione urbanistica. Una call dedicata all’architettura inclusiva, nel suo rapporto sempre più stretto con le comunità in cui è integrata. E un’iniziativa dedicata a ripercorrere e approfondire le tematiche toccate dal percorso personale e professionale di Lina Bo Bardi, architetta e designer del Novecento che, già al suo tempo, ha saputo offrire spunti utili anche in prospettiva futura.
Sono alcune delle iniziative su cui è al lavoro la Commissione Parità di Genere dell’Ordine degli Architetti di Roma e che sono state illustrate il 18 novembre alla Casa dell’Architettura nell’ambito della giornata di studi «Divers* ma uguali – Il mondo dell’architettura quale laboratorio e ricerca di percorsi innovativi per la parità di genere», durante la quale è stata inaugurata anche Supermostra 22 – a cura di Luigi Prestinenza Puglisi -, una selezione delle opere di 22 studi per un racconto delle trasformazioni contemporanee nell’architettura italiana «senza preconcetti di genere e di età, proprio ponendo in risalto il principio della parità di genere» (LINK).
Nel corso dell’evento – che ha avuto il coordinamento scientifico di Roberta Bocca, consigliera OAR e coordinatrice della Commissione per la Parità di Genere dell’Ordine (OARPG), organizzato insieme alle altre componenti dell’organismo OAR: Michela Ekstrom, Lucilla Furfaro, Ilaria Olivieri, Emma Tagliacollo e Barbara Tetti – si sono alternati focus sulle attività avviate con la partecipazione, tra gli altri, di progettisti e rappresentanti delle istituzioni. Ad aprire il lavori gli interventi della presidente della commissione Pari opportunità di Roma Capitale, Michela Cicculli, e la consigliera regionale del Lazio, Marta Leonori, che hanno posto l’accento sull’importanza del ruolo che gli architetti possono svolgere: dai servizi alla sicurezza, intesa non solo come rispetto dell’ordine e dell’incolumità ma anche e soprattutto come sicurezza sociale.
Qui il video in cui Roberta Bocca parla delle iniziative in fase di lancio – Progetto Lina Bo Bardi; Call Architettura inclusiva; Progetto Podcast – e di Supermostra 22: LINK
Presentato il Progetto Lina Bo Bardi che, sotto l’egida del Presidenza del Consiglio dei Ministri, approfondirà le tematiche di cui si è fatta portatrice la figura di Lina Bo Bardi, in grado di offrire spunti e visioni valide per il futuro ancor più che per il passato. L’obiettivo sarà celebrare, attraverso le iniziative in programma, la memoria di questa figura rivoluzionaria – architetta e designer del Novecento – capace di assumere molteplici cariche simboliche che saranno approfondite nel corso del progetto.
È in fase di messa a punto, da parte della Commissione Parità di Genere dell’OAR, il bando che lancerà la Call Architettura Inclusiva. Tra gli obiettivi: accendere un faro sul rapporto tra l’architettura e le comunità delle quali è parte integrante; ricercare le evidenze rispetto all’inclusività de* fruitor* per i quali l’opera architettonica è stata commissionata, concepita, progettata e realizzata, sia essa passata o presente, reale oppure immaginata; mostrare i risultati di una riflessione corale sul ruolo de* progettist* nel contesto in cui operano.
Dare avvio a un progetto implementabile nel tempo, realizzare un’opera di divulgazione e fare luce su figure non sempre conosciute e valorizzate sono invece i punti focali di Progetto Podcast. Ne ha parlato, tra gli altri, Emma Tagliacollo, della Commissione OARPG: l’iniziativa – ha detto – «si concentra su architette che hanno lasciato un segno importante a Roma, sia in modo puntuale attraverso l’architettura che sul fronte della pianificazione e urbanistica. Abbiamo scelto alcune protagoniste come Giuliana Genta o Sara Rossi, il cui archivio è stato riordinato proprio grazie all’impegno dell’OAR, ma anche Vittoria Calzolari o Franca Helg. Nostro obiettivo è ‘dare voce alle matite’ delle architette che hanno spesso accompagnato la loro professione con incursioni trasversali in ambito politico e sociale».
Il video completo di Emma Tagliacollo
A chiusura della giornata, come detto, è stata inaugurata Supermostra 22, curata da Luigi Prestinenza Puglisi e Ilaria Olivieri, che si pone come osservatorio «attento e curioso» sullo sviluppo presente e futuro della realtà quotidiana, richiamandosi – sin dal nome – alla celebre mostra del 1966 intitolata Superarchitettura, che presentava il lavoro di Archizoom e Superstudio.
«È una mostra di architetti italiani, non famosi ma bravi, che raccontano la condizione generale di un’architettura italiana fatta di tanti professionisti che lavorano a temi anche ‘piccoli’ con grande abilità», afferma Prestinenza Puglisi, che aggiunge: «Abbiamo puntato a creare un osservatorio, che avrà cadenza annuale, che racconti un’architettura fatta non solo da archistar ma da un tessuto medio di grande qualità».
Qui la riflessione video di Luigi Prestinenza Puglisi
Visual e Video-Editing: Giuseppe Felici
(FN)