di Redazione OAR
Un patrimonio formato da documenti d’epoca che permette di apprendere e ricostruire la storia in divenire dell’architettura e dell’urbanistica di Roma, ma anche di conoscere ed approfondire le vicende degli architetti romani, più o meno famosi, attraverso i verbali dei diversi organismi (con le varie denominazioni che hanno assunto nel corso degli anni) dell’Ordine degli Architetti dal 1926 al 1956. È quanto reso possibile dalla sezione del nuovo sito web dell’OAR dedicata all’Archivio Storico dell’Ordine: una pagina, accessibile a tutti, attraverso cui poter consultare e visionare – con la massima facilità, grazie ad una interfaccia semplice da utilizzare – la documentazione storica in formato digitale, con presentazione e introduzioni alle diverse suddivisioni in cui è stata organizzata. Una iniziativa che offre l’opportunità di conoscere il passato per guardare con maggiore consapevolezza al futuro, scoprendo come molti temi di allora – discussi dagli architetti – siano, più di quanto si possa immaginare, gli stessi di oggi.
Qui la sezione Archivio Storico dell’Ordine: LINK
La documentazione raccolta è stata messa a disposizione da un complesso lavoro – avviato nel 2001 sugli archivi custoditi dall’Ordine, in parte nei suoi uffici e in parte nel magazzino di Viale Maresciallo Pilsudski – volto alla ricomposizione dei fascicoli, trascrizione dei verbali e analisi dei contenuti, che ha portato alla pubblicazione di un volume edito dalla Casa Editrice dell’OAR e dal Centro Studi degli Architetti dell’Ordine di Roma. Nello specifico, sono stati esaminati documenti che non erano mai stati oggetto di ricerca, dai verbali dei Consigli e delle Assemblee agli elenchi dei professionisti, nel trentennio preso in considerazione.
L’idea – spiega Marco Alcaro, tesoriere OAR – è stata quella di rendere fruibile a tutti una documentazione cospicua e di grande interesse. I contenuti del volume sono stati riportati in una sezione del nuovo sito appositamente realizzata, con l’obiettivo di renderli facilmente consultabili e alla portata di tutti, nella convinzione che sia fondamentale conoscere la nostra storia per guardare al futuro. Massima attenzione è stata data alla facilità di navigazione dei contenuti: basta una prima occhiata per trovare materiale che già interessa, raccolto in apposite cartelle, con presentazioni e testi di prefazione. Colpisce – aggiunge – leggere i verbali di quasi un secolo fa e scoprire che gli argomenti, le problematiche e le preoccupazioni, relative alla nostra professione di architetto, sono le stesse di oggi: dalle competenze professionali alle modalità di affidamento degli incarichi, fino alla relazione tra architettura e città».
E proprio allo scopo di alimentare il dibattito e la riflessione sul tema, si potrà rilanciare su Ar Web – la nuova rivista digitale dell’Ordine in fase di lancio – un focus di approfondimento dedicato, per riscoprire i verbali (raccolti nell’Archivio Storico) sui temi dell’epoca rapportandoli all’attualità.
Il materiale – consultabile in formato Pdf – è suddiviso nelle sezioni: Verbali, dove sono raccolti, in ordine. Cronologico, i fascicoli presenti nei registri relativi all’organismo direttivo (Giunta, Direttorio del Sindacato e Consiglio dell’Ordine) e alle assemblee generali degli iscritti; Elenco dei Professionisti, in cui è possibile visionare, per ogni categoria, i nomi degli architetti con il riferimento al verbale relativo (per ogni verbale è stato fatto uno studio sui vari nominativi presenti negli stessi); e le Cartelle dell’Archivio Storico, oltre ai manoscritti dei verbali, sono state ordinate le cartelle, una per ogni iscritto, dal 1926 al 1956, e si allega una sintesi del lavoro svolto.
Una ricca documentazione in cui si ritrovano tutti gli architetti famosi dagli anni Trenta ai Cinquanta, che hanno fatto la storia dell’architettura di Roma e non solo. Eccone alcuni a titolo di esempio: dalla dinastia dei Busiri Vici a Giorgio Calzabini, Adriano Gambellotti, Mario De Renzi, Angelo Di Castro, Vincenzo Fasolo, Arnaldo Foschini, Ernesto Lapadula, Ernesto Montuori, Luigi Moretti, Vittorio Morpurgo, Saverio Muratori, Marcello Piacentini, Luigi Piccinato, Giuseppe Samonà.
L’attenzione all’Archivio Storico dell’Ordine si riconnette ad uno dei temi su cui il Consiglio OAR in carica si è fortemente speso in questi anni: l’importanza degli Archivi e della loro tutela e valorizzazione. Diverse le iniziative dedicate a questo argomento: da un ciclo di convegni (qui gli articoli relativi ad alcuni degli eventi realizzati nel 2019 (LINK1 LINK2) all’importante lavoro sull’Archivio Moretti, con la digitalizzazione di una parte rilevante dei disegni custoditi (che saranno messi a disposizione dell’Archivio di Stato) e la prossima realizzazione di una mostra. A Luigi Moretti, inoltre, sarà dedicato anche il numero doppio (125-126) di AR Magazine, la rivista dell’Ordine, in uscita il prossimo luglio.
(FN)