di Redazione OAR
Una filosofia dell’innovazione per indagare i nuovi modi di abitare, passando attraverso un ripensamento delle infrastrutture.
Una riflessione sugli spazi pubblici che in questi anni hanno ripreso con forza il loro senso di relazione, imponendo una loro caratterizzazione fisica, al di là di progettazioni ibride che li hanno resi non luoghi.
Questo il focus al centro della sesta giornata di FAR | Festival dell’Architettura di Roma per un excursus tra infrastrutture e tecnologie vs architettura: ambiti molto distanti apparentemente perché gli uni impalpabili ed effimeri purchè di una potenza dilagante, l’altra reale, contingente e definita.
“Si devono immaginare nuovi paradigmi per un’innovazione partecipata, che renda comprensibile la complessità della realtà – spiega la filosofa Maura Gancitano | Tlon – il rinnovamento passa per una trasformazione culturale che induce a porsi le domande giuste per una progettazione condivisa”.
Un’architettura dal basso, dunque, che coinvolga diverse discipline ed utenze anche molto distanti tra loro, senza però dimenticare le competenze proprie dei professionisti chiamati a fare sintesi delle esigenze ed a spiegare le scelte progettuali affinchè si diffonda una conoscenza ed una comprensione dello spazio.
Qui la video-pillola di Maura Gancitano
Crede fortemente nel dialogo interdisciplinare tra fisico e metafisico anche Edgardo Reali | Presidente Ipse Lab Aps,
“L’abitare e gli spazi pubblici hanno bisogno di rigenerazione ed in questo il digitale è una risorsa. Non abbiamo ancora la consapevolezza della forza di questo strumento. Utilizziamo inconsapevolmente la tecnologia, tralasciando la fonte di dati impressionante che da essa proviene e che potrebbe portare a smart building a servizio delle diverse abilità o a esperienze innovative che esistono ma che non sono ben comunicate”.
Qui la video-pillola di Edgardo Reali
Non c’è futuro senza Scuole Innovative, per le quali Massimo Alvisi | Consulente Ministro Bianchi Scuole Innovative PNRR è impegnato a redigere linee guida, rivolte più a raccontare un’idea di edilizia scolastica che a definire una norma tecnica e parametrica. Resta dunque ai progettisti la responsabilità delle scelte progettuali, purchè siano assorbiti quei principi dello spazio in linea con un’esperienza didattica moderna.
Come il Fuori – Dentro secondo cui l’area esterna diventa una “Contraula” con lo stesso peso pedagogico, didattico e funzionale dello spazio interno.
“La scuola è il punto di partenza per un nuovo modello di urbanità sostenibile, efficiente ed aperta in cui il fuori e il dentro non hanno confini – racconta Alvisi – Un centro civico a disposizione della comunità per incontrarsi e ritrovarsi anche tra generazioni”.
Qui la video-pillola di Massimo Alvisi
Ripartire dall’istruzione per uno slancio in avanti dell’intera città. Questa l’idea alla base della campagna Roma scuola aperta portata avanti da Claudia Pratelli | Assessore scuola, formazione e lavoro Roma Capitale: “Una grande innovazione è tenere scuole aperte oltre il tempo della didattica. La pandemia ha accentuato le disuguaglianze sociali, che a scuola possono invece essere contrastate. Restituire alla scuola l’innata funzione di spazio pubblico, in cui ci sia contaminazione tra il mondo dell’educazione ed il territorio cittadino, per contagiare gli adulti rispetto alla responsabilità formativa nei confronti dei più piccoli”.
Qui la video-pillola di Claudia Pratelli
Uno stimolo al rinnovamento anche progettuale è stata la Lecture dal titolo Constant state of reinvention di Jette Cathrin Hopp | Snøhetta, che ha presentato una serie di progetti dello studio, dalla restituzione della funzione di incontro grazie alla pedonalizzazione di Time Square a New York all’ardita realizzazione di Under, il ristorante sottomarino divenuto centro di studio biomarino. Hopp legge nel dialogo tra nuove strutture innovative e la trasformazione del patrimonio esistente la vera sfida di Roma.
Qui la video-pillola di Jette Cathrin Hopp
La sfida lanciata da Jette Cathrin Hopp è stata colta dallo Studio ACPV | Architects Antonio Citterio Patricia Viel con il progetto di rigenerazione urbana dell’edificio per uffici dell’ENEL a Viale Regina Margherita a Roma. A descriverlo Florian Thorwart | socio ACPV: “La ristrutturazione della sede ENEL consiste nella trasformazione di un edificio degli anni ’60 che non è più utilizzato adeguatamente – racconta Thorwart – e che diventa una nuova parte del quartiere, ripensando la qualità del luogo ed il suo legame con la città”.
Un nuovo modo di concepire gli uffici come ambienti di lavoro che, nella concezione contemporanea, perdono la nitidezza dei confini con gli altri settori della vita.
Qui la video-pillola di Florian Thorwart
In riferimento al FARe Innovazione determinante è l’azione dell’architetto, come ricorda Roberta Bocca | Consigliera OAR, Delegata Formazione, Coordinatrice CTF: “La formazione dell’OAR ha come mission il valorizzare sia in ambito culturale che professionale il ruolo dell’architetto, che deve sempre essere aperto alla collettività, come accede qui a FAR – Festival dell’Architettura di Roma”.
Qui la video-pillola di Roberta Bocca