di Redazione OAR
Durante il lockdown, sebbene tanti cantieri si siano di fatto fermati, hanno trovato il modo di andare avanti, concentrandosi su progetti in corso e in fase di avvio, ma anche su formazione o riorganizzazione dello studio. Una volta superata la fase più dura, invece, le attività sono (almeno in parte) ripartite e la visione sul futuro non appare così «nera», anche se non mancano le difficoltà, come – ad esempio – i ritardi nei pagamenti o la necessità di posticipare lavori in programma. Quello che traspare, in generale, è la fiducia nelle capacità degli architetti di adattarsi alle nuove esigenze, saper leggere i cambiamenti e proporre soluzioni.
Il quadro sopra descritto è quello che emerge, a grandi linee, dalle riflessioni dei primi studi romani intervistati su temi come l’impatto della crisi sul proprio lavoro, in connessione con gli effetti della pandemia da Covid19, e le nuove competenze da cui ripartire. I loro contributi, presentati a seguire, sono accompagnati da immagini di opere realizzate dagli stessi studi nell’ultimo biennio. Agli articoli si affianca il questionario online – in forma anonima – diffuso tra gli iscritti attraverso la newsletter e i profili social dell’Ordine, con domande sui diversi aspetti della vita professionale.
Partecipa al questionario: LINK
L’obiettivo è raccontare – attraverso una serie di articoli realizzati dalla Redazione OAR – uno spaccato della realtà professionale romana, con domande su temi chiave per lo svolgimento dell’attività, nell’ottica di delineare possibili strade per una progressiva ripresa post Coronavirus e prospettive interessanti per la categoria: dall’impatto della crisi ai nuovi servizi e competenze, da cantieri e sicurezza ai rapporti con le pubbliche amministrazioni, dalla digitalizzazione degli studi alle riflessioni su spazio pubblico e spazi abitativi. A rispondere sono gli iscritti all’OAR, selezionati in modo casuale attraverso la pagina del sito dell’Ordine che raccoglie i website degli architetti di Roma e provincia.
Aut Aut: Rispondere alle nuove esigenze. Focus sulle scuole
Partiamo con Edoardo Capuzzo Dolcetta, uno dei quattro soci (tutti tra i 31 e i 36 anni) che hanno fondato, lo scorso anno, Aut Aut, una società tra professionisti (Stp) con sede a Monteverde, sulla scia di un incarico che ha seguito la partecipazione a un concorso a inviti. «Durante il lockdown – racconta l’architetto – abbiamo avuto la fortuna di poter continuare a lavorare, visto che gli studi professionali erano tra le attività che potevano restare aperte. I nostri cantieri, in realtà, sono rimasti fermi, ma la progettazione è andata avanti. La battuta di arresto, purtroppo, è arrivata a scoppio ritardato: molti committenti – dalle imprese alle fondazioni – si sono trovati in difficoltà e non abbiamo ricevuto pagamenti per lavori consegnati mesi fa. Alcuni interventi, invece, sono stati rimandati al prossimo anno».
Per quanto riguarda le competenze – spiega ancora Capuzzo Dolcetta – «ci siamo specializzati in edilizia scolastica, in particolare sul fronte degli asili nido. Qui ci ci troviamo di fronte uno scenario nuovo, nel quale ci si interroga su come ripensare gli ambienti della didattica e gli spazi comuni. Servono nuovi parametri, ma ci sono ancora tante incertezze. Crediamo che per rispondere alle nuove esigenze sarà fondamentale utilizzare il più possibile gli spazi esterni. Altro tema sarà quello delle aree di ingresso delle scuole, che diventeranno una sorta di check point dotato di servizi aggiuntivi. Per quanto ci riguarda, speriamo di trovare terreno fertile nell’edilizia scolastica.
Tra le opere segnalate dallo studio una Casa Famiglia per una organizzazione no profit sull’isola di Nosy Be (Madagascar), situata nella periferia di Hell Ville e inaugurata lo scorso anno. Nella gallery anche l’intervento in corso per l’Hotel delle Muse a Roma e progetto per il nuovo nido di Manifattura Tabacchi spa a Firenze.
React studio: Ripartenza con slancio. Approccio multidisciplinare e nuovo sito web
È un approccio fortemente multidisciplinare quello che caratterizza React studio, realtà nata nel 2016 che conta su un team di crica 25 professionisti tra architetti e ingegneri, specializzata in architettura strutture e impianti, con gestioni di progetti integrati in Bim. «Lavoriamo da sempre con sistemi innovativi, di telelavoro e collaborazione online – afferma Francesco Maria Azzopardi, uno dei due soci under 35 dello studio con base in zona Talenti -: non è stato difficile trasformare l’attività. Alcuni cantieri sono rimasti aperti. Ed il periodo di crisi ci ha dato la possibilità di ricaricarci. Ne abbiamo approfittato per riorganizzarci: abbiamo lanciato, tra l’altro, il nuovo sito web dello studio. Siamo ripartiti con nuovi progetti, partecipazione a gare pubbliche tramite appalti integrati, ne sono usciti molti appena riavviate le attività. Paradossalmente, per quanto ci riguarda, la ripresa è stata positiva: c’è stato un incremento delle commesse». Nessun ridimensionamento dell’organico, quindi. «Siamo in fase di progettazione definitiva, ad esempio, per la riqualificazione – anche con l’uso di rilievo in laser scanner – di alcune aule della Sapienza, a Lettere e Filosofia».
Per quanto riguarda le nuove competenze – aggiunge l’architetto – «crediamo fortemente nella possibilità di mettere a sistema diverse professionalità, con esperienza in settori differenti dell’architettura e dell’ingegneria. Obiettivo: arricchire la domanda di servizi e, attraverso una ampia capacità di lettura, offrire un prodotto più completo. Crediamo inoltre, anche in prospettiva, nella digitalizzazione e in uno spirito olistico: approcciamo i progetti in modo multidisciplinare in questo senso». Aspetto fondamentale per i progettisti, infine, «tenere alto il livello qualitativo delle idee progettuali e della loro veste grafica: è importante mettere bene in mostra le idee e concetti che proponiamo».
Le immagini raccolte riguardano: piano di conservazione dello Stadio Flaminio (vista complessiva); riqualificazione aule della Sapienza Università di Roma (rilievo laser scanner dell’Aula Magna nella Facoltà di Lettere e Filosofia); Composya, edificio residenziale in X-Lam; Carthome, prototipo sperimentale di un padiglione in legno e cartone strutturale; Roma Marina Yatching nuovo porto turistico di Civitavecchia.
(FN)