di Redazione OAR
Puntare sulla rigenerazione urbana, restituendo ai cittadini spazi pubblici e servizi per la collettività, e garantendo – al contempo – la qualità architettonica degli interventi. È questo l’obiettivo dei due concorsi di progettazione in due gradi – al via dal 2 settembre – che riguardano il Polo civico Flaminio, nell’area ex militare di Via Guido Reni, e il mercato San Giovanni di Dio, a Monteverde. I bandi – lanciati da Roma Capitale, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia – sono stati presentati il 27 agosto, alla Casa dell’Architettura.
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Alla presentazione hanno partecipato la sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi, l’assessore capitolino all’Urbanistica, Luca Montuori, il responsabile Area Concorsi dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, Andrea Iacovelli, e Roberto Grio, consigliere OAR e componente della Commissione Cultura Casa dell’Architettura.
Nel dettaglio, sul fronte degli indirizzi progettuali, per il Nuovo Polo civico Flaminio (6.400 metri quadri, 3,7 milioni di euro stanziati), si punta alla creazione di nuovi spazi pubblici, diversificati ma integrati all’interno della trasformazione dell’area della ex Caserma di via Guido Reni. Tra gli interventi principali ci saranno: una nuova biblioteca e una «Casa del Quartiere», luogo di incontro e aggregazione con funzioni plurime negli spazi dell’ex Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione. Obiettivo: definire una «infrastruttura culturale locale fruibile lungo tutto l’arco della giornata», un luogo che aiuti, tra l’altro, a riconnettere parti di quartiere, fortificare il tessuto associativo e rafforzare l’accesso alla cultura.
Il bando per il nuovo mercato rionale in piazza San Giovanni di Dio, a Monteverde, nel Municipio XII, mira – invece, alla «realizzazione di una centralità del ruolo che il mercato ha nella interazione con il contesto urbano». Il progetto (su oltre 7mila metri quadri, con 4,2 milioni di euro stanziati), che prevede la sostituzione del mercato preesistente, dovrà rispettare la funzione aggregativa della piazza, proponendo una tipologia di mercato rionale che possa diventare un luogo della città e non solo una struttura specializzata, in forte connessione con il tessuto urbano circostante. Uno spazio che resti accessibile anche al di fuori dell’orario di apertura degli esercizi commerciali, fruibile e riconosciuto dalla comunità locale.
La pubblicazione dei bandi, come anticipato, è fissata per il 2 settembre, mentre l’intero iter per la selezione dei vincitori si chiuderà entro fine 2020: a ottobre, infatti, ci sarà la chiusura delle iscrizioni con l’invio degli elaborati e della documentazione amministrativa per il primo grado, entro novembre si chiuderà il secondo grado e, a dicembre, verrà pubblicata la graduatoria provvisoria.
«Rigenerazione urbana – ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi – significa restituire ai cittadini luoghi abbandonati, non utilizzati o non più adeguati alle esigenze del territorio. Luoghi che possono diventare motore di una riqualificazione di interi quartieri, perché sono in grado di introdurre nel tessuto urbano nuove funzioni: residenziale, sociale, culturale, commerciale, di sviluppo economico sostenibile e tecnologico. E possono così contribuire a migliorare la qualità urbana e la vivibilità della città».
Per Luca Montuori, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, «c’è bisogno di luoghi eccezionali e di luoghi della vita di tutti i giorni, c’è bisogno di qualità diffusa, di diffondere la cultura della trasformazione del territorio, c’è bisogno di confronto sulla natura di questi spazi». Per questo, ha aggiunto, «ritengo molto importante il lavoro che stiamo portando avanti sui concorsi di progettazione, in particolare su alcuni edifici simbolici del significato pubblico, comune, dell’architettura, come in questo caso con il Polo civico Flaminio e il mercato San Giovanni di Dio. Luoghi che sappiano essere simboli del rapporto tra la città e la sua amministrazione. L’obiettivo è dotare la città di nuovi servizi, nuovi luoghi di incontro e scambio, che guardino anche alle recenti trasformazioni dei modi di vivere lo spazio pubblico».
A sottolineare, ancora una volta, l’importanza del ricorso allo strumento del concorso di progettazione è stato Andrea Iacovelli, responsabile Area Concorsi dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia. «Si consolida – ha detto – l’orientamento di Roma Capitale nell’uso della procedura del concorso di progettazione per la trasformazione e rigenerazione del territorio comunale». Ricordando l’impegno dell’OAR su questo fronte – dal concorso per favorire il recupero e l’uso di spazi pubblici a Testaccio ai bandi per la progettazione di opere di pedonalizzazione e riqualificazione nel II Municipio -, ha inoltre rimarcato come «i rapporti sinergici innescati in questi ultimi anni tra Ordine degli Architetti di Roma e gli enti pubblici e privati nella promozione dei concorsi di progettazione, profilino un orizzonte di governo del territorio declinato attraverso le procedure concorsuali, affinché il Progetto di Architettura ritorni ad essere il baricentro delle scelte di trasformazione urbana».