Chi era Lina Bo Bardi e quale é stato il suo rapporto con Roma? È possibile unire sotto un unico nome decine di voci di vittime della violenza sulle donne? Fino a che punto il ballo e la musica possono accomunare l’ esperienze di due paesi come la Spagna e l’Italia? Le utopie sociali e idee come quelle di Adriano Olivetti sono ancora valide in tempi di gentrificazione?
Queste sono alcune delle domande che cercano risposta nella mostra “Processi 151”, organizzata dall’Accademia di Spagna a Roma e aperta dal prossimo 20 giugno 2024 fino a settembre.
L’inaugurazione si terrá il 20 giugno alle 19.00 e l’ingresso é libero e aperto a tutti.
I lavori di 23 artisti e ricercatori della promozione 2023-2024, che hanno beneficiato di una Borsa di Arte e Cultura per risiedere durante quest’ anno accademico presso l’Accademia di Spagna a Roma, saranno in mostra occupando tutti gli spazi di questa leggendaria istituzione sita a San Pietro in Montorio, sul Gianicolo a Roma.
I lavori si inseriscono in una lunga tradizione di sostegno alla creazione spagnola che nel 2023 ha celebrato i 150 anni di vita dell’istituzione e il lavoro di 1073 artisti.
Più di un secolo e mezzo in cui l’esperienza artistica e umanistica di creatori, restauratori e ricercatori spagnoli e latinoamericani nella capitale italiana ha cercato di contribuire a una maggiore presenza culturale spagnola in Italia, a una migliore comprensione delle culture di entrambi i paesi e a un maggiore legame culturale tra Europa e America Latina.