Nella sede dell’Ordine degli Architetti di Roma (OAR) l’analisi della produzione architettonica contemporanea in Iran, in un convegno simbolicamente programmato per l’8 marzo, diventerà occasione per riflettere sul legame tra evoluzione culturale e condizione della donna: più in generale “il messaggio che si vuole trasmettere è che (…) la parità di genere è fondamentale indicatore di organizzazioni sociali eque e avanzate”.
L’incontro, dopo i saluti istituzionali di Alessandro Panci, Presidente OAR, verrà introdotto da Roberta Bocca, Consigliera OAR, Coordinatrice Commissione Parità di Genere OAR e Coordinatore scientifico del convegno. Seguirà l’intervento di Kamran Afshar Naderi, architetto, cofondatore di Memar Magazine, che delineerà l’ampio e variegato contesto dell’architettura in Iran, nei decenni che intercorrono tra la rivoluzione del 1979 e l’attuale momento storico, un periodo durante il quale “si è formata una nuova generazione di architetti che hanno cominciato a confrontarsi con il panorama progettuale internazionale, (…) attraverso la ricerca di un linguaggio, di una tecnica, di una forma che dialogasse con il patrimonio storico senza retorica”.
A partire dalla lettura delle varie declinazioni di spazio pubblico nella Repubblica islamica iraniana, affidata alla professoressa Alessandra De Cesaris della Sapienza di Roma, inizierà l’approfondimento sulle ragioni della crisi che attraversa la società iraniana, con il contributo di Vanna Vannuccini, giornalista e a lungo corrispondente dall’Iran per La Repubblica. Le testimonianze delle architette iraniane Azadeh T. ed Einaz Y. sulla condizione delle donne architetto in Iran e in Italia concluderanno la prima fase del convegno.
I relatori, insieme alle componenti della Commissione Parità di Genere dell’OAR Lucilla Furfaro, Emma Tagliacollo e Antonia Genco, svilupperanno i temi dell’incontro nella Tavola rotonda moderata da Roberta Bocca, con dibattito e considerazioni finali.
L’evento si concluderà con la lettura di poesie e brani di scrittrici e scrittori iraniani.
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