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18 Aprile 2025

Architettura di parole, concorso di scrittura dell’Ordine degli Architetti di Arezzo

L’Ordine degli Architetti della Provincia di Arezzo, su proposta e con la collaborazione della propria Commissione “Architettura di Parole”, indice la 6a edizione del concorso nazionale di scrittura “Architettura di Parole”.

Il titolo del Concorso trae spunto dall’opera “Architettura di parole” scritta da Carlo Mollino, architetto sui generis nel contesto dell’architettura italiana ed europea del Novecento.
Il Concorso si pone come obiettivo quello di leggere e interpretare l’architettura attraverso una narrazione testuale. Fare architettura con le parole è una sfida stimolante e costruttiva, non casuale, che desidera porre al centro dei riflettori l’architettura storica, moderna o contemporanea in un contesto libero da preconcetti e sovrastrutture. Il Concorso è riservato a tutti coloro che amano l’architettura e attraverso la scrittura desiderano “parlare” di architettura.

L’opera deve essere inedita, autobiografica, non romanzata e riferita ad architetture esistenti: può contenere testimonianze, fatti, reportage ed esperienze di viaggio. Il testo dell’opera deve avere una lunghezza non superiore a 7.000 battute (titolo, nome dell’autore e spazi inclusi). I concorrenti possono presentare soltanto un’opera, redatta in lingua italiana.

    In giuria: Ivo Brocchi, giornalista libero professionista; Natalia Cangi, direttrice organizzativa della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale, Nicola Di Battista, architetto, già direttore della rivista “Domus”; Pino Pasquali architetto, urbanista e designer; Antonella Giorgeschi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Arezzo.

    La presentazione delle opere, unitamente alla domanda di partecipazione, devono avvenire entro le 23:59 del 18 maggio 2025.

    Le prime dieci opere selezionate entreranno a far parte della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale.
    Fra queste le tre opere che verranno valutate come le migliori dalla Giuria, avranno un ulteriore riconoscimento.

    Al primo classificato va una macchina da scrivere “Valentina” (prodotta da Olivetti nel 1968 su progetto di Ettore Sottsass) e targa ricordo; al secondo classificato una lampada da tavolo “Nessino” (prodotta da Artemide su disegno di Giancarlo Mattioli) e targa ricordo; al terzo classificato un calendario perpetuo da parete (prodotto Danese, disegnato da Enzo Mari) e targa ricordo.

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