Giovanni Zani nasce a Napoli nel 1927 e si laurea a Roma nel 1956.
Opera sia nel campo della progettazione architettonica che in quello della pianificazione urbana e territoriale, con studi a Roma e nelle Marche. Svolge attività didattica nella Facoltà di Scienze Economiche dell’Università di Ancona nel corso complementare di Economia Urbanistica diretto dal Prof. Giuseppe Orlando. È Direttore di ricerca della Sezione Assetto Territoriale presso l’Istituto di Sviluppo delle Marche (ISSEM) e membro esterno dell’Ufficio Programma Regione Marche.
Per la Cassa per il Mezzogiorno svolge ricerche e piani di sviluppo turistico nel Sud d’Italia.
E’ membro del Comitato Tecnico Consultivo della Regione Lazio dal 1980 al 1992 e della Commissione Consultiva Edilizia del Comune di Roma dal 1978 al 1990.
Lavora nello studio di Mario Fiorentino, prima in forma di tirocinio e poi in collaborazione; tale esperienza marca la sua formazione professionale che sviluppa autonomamente attraverso i successivi approfondimenti tematici della progettazione architettonica ed urbanistica.
Inizia la professione nella seconda metà degli anni ‘50, all’interno di quel clima culturale che dette vita alla cosiddetta “Scuola romana”, e il primo progetto esecutivo è l’intervento del quartiere INA-Casa a S. Panagia realizzato per l’IACP di Siracusa, progetto in cui il controllo della forma urbana coesisteva con interesse architettonico per le tipologie edilizie. Nel settore dell’edilizia residenziale esegue edifici ad Anzio (Roma), Senigallia (Ancona) e Fano (Pesaro-Urbino). Progetta ad Ascoli Piceno la casa di ricovero anziani per l’IRCR e il villino De Francesco; a Roma-Ostia Lido la palazzina Baracchi. In tutte queste esperienze pone una spiccata attenzione ai rapporti fra invenzione tipologica e morfologia urbana.
Esegue due scuole elementari una a Pesaro e l’altra ad Ascoli Piceno e il Liceo scientifico a Iesi (Ancona). L’ideazione formale di queste tipologie intende superare lo schema tradizionale della scuola, per far ruotare la frequenza intorno a spazi centrali, luoghi fondamentali del tempo scolastico. A Pesaro la disposizione planimetrica a corte, la forma del coronamento che corre sui tre lati, gli svuotamenti del piano terra, i percorsi interno-esterno, caratterizzano l’impianto distributivo-architettonico del plesso. Nella scuola di Ascoli lo schema configurazionale a pianta centrale, intende dare all’edificio una forte definizione urbana con il disegno delle coperture di due grandi falde convergenti nel punto di massima relazione: l’aula assembleare. Il Liceo scientifico di Iesi (Ancona), una struttura lineare a ponte va a costituire il quarto lato di perimetrazione di una cavea urbana, sede di futuri servizi di settore. La forma della struttura interna (il vuoto unico a tutt’altezza tra i due corpi di fabbrica) raccorda due fronti lineari di diversa rappresentazione geometrica e formale, di cui il principale su strada è di chiara forma brutalista con le pareti in calcestruzzo.
Progetti di configurazione a grande scala riguardano gli insediamenti turistici nei territori di Palinuro (Salerno) e Scalea (Cosenza) sulla costa tirrenica, nel Comprensorio turistico n. 7 della Cassa per il Mezzogiorno. In essi l’impianto urbanistico e la composizione architettonica vengono condotti con puntigliosa analisi dell’intero sistema ambientale delle zone d’intervento.
Analogo indirizzo può essere trovato nel progetto svolto su incarico del Comune di Saltara (Pesaro-Urbino) per il recupero della villa storica S. Martino, destinata alle funzioni di rappresentanza comunale, cui si completano i progetti di uno studentato per stranieri e del centro estivo della Federazione Italiana Tennis, localizzati entrambi sui versanti della collina contigua alla villa.
L’architetto interviene anche nel campo del restauro, di cui principalmente sono da registrare gli interventi di recupero in Ascoli dei conventi di S. Agostino (concorso vinto) e di S. Domenico (intervento realizzato) i cui progetti propongono da un lato il restauro conservativo delle parti più antiche e dall’altro l’inserimento di elementi funzionali costruiti ex novo. Strettamente filologici sono stati i recuperi del Teatro Comunale di Porto S. Giorgio (Fermo) e delle proprietà comunali di Roma a piazza Sonnino e a Borgo Pio, nonché il progetto di recupero della Curia Angioina nel centro storico di Salerno redatto, su incarico della Soprintendenza per Beni Architettonici della Campania.
Partecipa ad alcuni concorsi, tra cui premiati, il Liceo ginnasio di Ascoli Piceno, l’appalto-concorso per lo stabilimento industriale ALCE a Pomezia (Roma), il recupero dei conventi di S. Agostino e S. Domenico ad Ascoli Piceno, l’insediamento ISES a Napoli-Secondigliano, l’appalto-concorso del ponte sull’Arno a Badia a Settimo, frazione di Scandicci (Firenze), la sistemazione della piazza ex Panificio Militare (ora piazza Pertini) di Ancona.
Contestuale alla progettazione architettonica svolgeuna multiforme attività urbanistica, soprattutto nella pianificazione urbana con i PRG di Ascoli Piceno, di Ancona, di Sassoferrato (Ancona), con i Piani Esecutivi
di Ascoli Piceno (zona di espansione e centro direzionale) e di Ancona-Spina dei Corsi, e con i Piani dei centri storici di Faenza (Ravenna), Fano (Pesaro-Urbino), Sassoferrato (Ancona), Ascoli Piceno. Svolge PdF in centri minori del Pesarese. A cavallo degli anni ’60-’70 produce, quale direttore di ricerca del settore urbanistico dell’ISSEM, studi e progetti sull’assetto territoriale della Regione Marche, in particolare: la Delimitazione delle Zone Depresse Regionali per il Ministero Del Bilancio, il Modello Spaziale Regionale per il Comitato Regionale per la Programmazione Economica, il Piano Territoriale di Coordinamento Regionale per il Ministero dei Lavori Pubblici.
Negli anni ‘70, quando si delinea in sede tecnico-politica la tesi della creazione di comprensori sovracomunali, svolge studi e progetti sulla comprensorizzazione della Provincia di Pesaro e dell’area di Fermo. Negli anni 1966-70 quale esperto di pianificazione territoriale nel gruppo di lavoro interdisciplinare TESA (Tecnici- Economisti-Sociologhi Associati) redige, per la Cassa per il Mezzogiorno, il Piano di assetto territoriale del comprensorio turistico n. 7 Cilento e Golfo di Policastro (Salerno).
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