50 ANNI DI PROFESSIONE

Vittoria Eduardo
Vittoria Eduardo

Eduardo Vittoria nasce a Napoli il 12 aprile 1923. Dopo essersi laureato presso la Facoltà di Architettura di Napoli (1947), collabora al corso tenuto da Luigi Cosenza presso la Facoltà di Ingegneria di quella città e fa esperienza professionale presso il suo studio.
Contemporaneamente si impegna nei nuovi organismi associativi che andavano costituendosi in quegli anni quali l’Associazione per l’Architettura Organica, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, l’Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno, iniziando un’intensa attività pubblicistica sia come redattore del quotidiano “La Voce” che presso altri periodici napoletani.

Trasferitosi a Roma nel 1950 pubblica suoi scritti su “Metron”, “Rinascita”, “Società”, “Galleria” e partecipa attivamente alle vicende culturali e politiche di quegli anni.
Nel 1951 è chiamato da Adriano Olivetti ad Ivrea (Torino) come consulente per la costruzione del Centro Studi, iniziando una lunga collaborazione con quell’azienda che si protrarrà, con alterne vicende, fino agli inizi degli anni ‘70, con il completamento dei tre insediamenti industriali di Scarmagno (Torino), Crema (Cremona) e Marcianise (Caserta).

Alla fine degli anni 50, partecipa alla Commissione Nazionale di Studi dell’Istituto Nazionale di Urbanistica che promuove il Convegno di Lucca sui problemi dell’architettura e del paesaggio (1957) e, due anni dopo, il convegno di Lecce sul volto della città. Nello stesso periodo è tra i fondatori, con Leonardo Benevolo, Carlo Melograni, Piero Moroni, Michele Valori, Carlo Aymonino ed altri, della Società di Architettura ed Urbanistica con sede a Roma.

Trasferitosi a Milano nel 1960 è chiamato a far parte, con Ernesto Nathan Rogers, Pier Giacomo Castiglioni, Bruno Cassinari, Agenore Fabbri e Tommaso Ferraris, della Giunta esecutiva della XIV Triennale di Milano incentrata sul tema del “tempo libero”.
Prosegue intanto nella sua attività didattica e di ricerca, prima con Ignazio Gardella, presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, e successivamente con Carlo Cocchia, presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Nel frattempo (1957) consegue la libera docenza in Composizione Architettonica.

Alla fine degli anni ‘60, dopo un intenso periodo di attività professionale, lascia Milano ed apre uno studio a Roma, che chiude nel 1975 quando, eletto Consigliere Comunale a Napoli, è chiamato dal Sindaco Maurizio Valenzi a far parte della prima Giunta di sinistra in qualità di Assessore al centro storico, ai beni culturali, al patrimonio, poco dopo aver condotto a termine l’ordinamento e l’allestimento della Sezione italiana della Triennale di Milano sul tema “Lo spazio vuoto dell’habitat’’ (1973).

Nel 1967 è tra i docenti chiamati a dar vita alla nuova Facoltà di Architettura della Libera Università “G. d’Annunzio” di Pescara. Divenuto Professore Ordinario di Composizione Architettonica è chiamato a Napoli, dove partecipa alla costruzione dell’Istituto di Tecnologia dell’Architettura assumendone la direzione.

Trasferitosi all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1978, vi dirige in un primo tempo l’Istituto di Tecnologia dell’Architettura, promuovendo successivamente la costituzione del Dipartimento di Disegno Industriale e Produzione Edilizia, di cui è stato il primo direttore.
Dal 1979 al 1985 è membro del Consiglio Universitario Nazionale in rappresentanza dei professori ordinari delle Facoltà di Architettura.
E’ stato presidente del Comitato tecnico ordinatore della nuova Facoltà di Architettura dell’Ateneo camerte, costituitasi in Ascoli Piceno.

Numerosi i riconoscimenti della sua attività progettuale e del suo impegno culturale. Dal 1977 è stato Accademico corrispondente dell’Accademia Nazionale di S. Luca per la classe degli architetti. Socio dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale), è membro della giuria per l’assegnazione del Compasso d’Oro (1967).
Per l’allestimento della XIV Triennale di Milano ottiene il diploma d’onore della giuria internazionale (1973).
Poco dopo vince il primo premio alla “Biennale degli interni d’oggi” presieduta da Giovanni Michelucci e il gran premio della giuria internazionale per l’allestimento ed il coordinamento della Sezione Italiana della Triennale di Milano.
È premio InArch 1964 per la sistemazione turisticoalberghiera di Capo Carbonara in Sardegna (Cagliari).
Suoi progetti presentati a vari concorsi di architettura sono premiati a Parma, Aosta, Torino, Savona, Venezia, Terni, Leopoldville (Repubblica Democratica del Congo).
Nel 1985 è inoltre chiamato ad organizzare, nell’ambito della XVII Triennale di Milano avente come tema “Il luogo del lavoro”, la sezione “La fabbrica giardino”, coordinando i contributi progettuali di varie sedi universitarie



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