50 ANNI DI PROFESSIONE

Valle Tommaso
Valle Tommaso

Tommaso Valle nasce il 18 marzo 1934 a Roma, dove, nel 1957, si laurea presso la Facoltà di Architettura
“La Sapienza”, dedicandosi immediatamente all’insegnamento universitario ed alla professione intesa, soprattutto, quale ricerca architettonica. Nel 1957 ricostituisce lo Studio Valle, cui si uniscono, in un primo momento, il fratello Gilberto ed il padre Cesare, ormai libero dai precedenti impegni istituzionali, ed in seguito i figli, Cesare, Gianluca e Gianluigi, ed i nipoti, Emanuela, Camilla e Silvano.

Dal 1958 al 1971 persegue la carriera universitaria presso la Facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza” dove è assistente alla prima cattedra del corso di Elementi Architettonici e Rilievo dei Monumenti, in cui prende la libera docenza. Dal 1971 diviene professore di ruolo, incarico espletato prima a Roma ed in seguito, fino al 1982, presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Pescara “Gabriele D’Annunzio”, dove gli viene attribuita la cattedra di Progettazione e Composizione Architettonica. Dal 1982 al 2005 torna a Roma dove, presso la Facoltà di Architettura “La Sapienza”, gli viene assegnata prima la cattedra di Normativa e legislazione per l’edilizia (1982-1996) ed in seguito quelle di Progettazione e Composizione Architettonica (1997-2001) e di Laboratorio di Progettazione I (2002-2005).

L’insegnamento universitario è continuamente affiancato dall’attività professionale, dall’incessante necessità di sperimentazione “sul campo”, da cui discende l’immagine di un professionista “combattente”, determinato nell’intento di coniugare l’idea dell’opera architettonica al suo contenuto ed alla sua realizzazione attraverso la definizione di un esatto equilibrio tra forma, tecnologia e funzione.

Immediatamente dopo la laurea, partecipa, infatti, a numerosi concorsi nazionali ed internazionali e vince prestigiose competizioni quali il Piano per il Centro Storico della città di Sassari, il Monumento alle vittime del Campo di Auschwitz – Birkenau (Polonia), il Palazzo di Giustizia a Monrovia (Liberia), l’Enrico Fermi Memorial a Chicago (USA) -menzione onorevole-, gli Uffici del Governo a Cipro (2° premio), il Padiglione Italiano “Expo ’70” ad Osaka (Giappone), il Palazzo del Governo di Dar El Salaam (Tanzania, 3° premio).
Il progetto del Padiglione Italiano “Expo ‘70” di Osaka, segna, indubbiamente, un momento di maturazione architettonica, strutturale e spaziale rispetto ai primissimi progetti degli anni ‘60, in cui la ricerca, traendo pretesto dal carattere temporaneo dell’opera, si avvia verso la sperimentazione di un progressivo allontanamento dalla concezione tradizionale e trilitica di spazio e struttura.

Negli anni ‘80 Tommaso Valle dedica gran parte della sua attività all’estero: in Liberia, Nigeria, Ghana, Dahomey, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Algeria e Tunisia, progetta e realizza importanti opere pubbliche. Vince il concorso per il progetto di restauro e la campagna di scavi per la Ville d’Achier in Algeria, per la sistemazione della Moschea della Mecca, per gli uffici della Camera dei Deputati e la Moschea e Centro Culturale Islamico (ex aequo con Paolo Portoghesi) a Roma, per il Velodromo e Palazzo dello Sport a Milano, per diversi complessi in Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Nikolaus Pevsner, nel suo Dizionario di Architettura, nel 1980 scrive: “…oggi l’architettura italiana è caratterizzata da talenti di alto livello: Ponti, Albini, Figini e Pollini, Luigi Moretti, Ignazio Gardella, Tommaso Valle, Vittorio Gregotti, Marco Zanuso…”.

Negli anni ‘90, facendosi più pressanti gli impegni universitari, concentra maggiormente la sua attività in Italia, vincendo importanti competizioni ed acquisendo prestigiose commesse quali la progettazione dell’Università di Tor Vergata, della sede della Società Alitalia, con Lucio Passarelli, dei Nuovi Insediamenti della Banca d’Italia, delle aerostazioni di Genova e Torino, della Torre di Controllo dell’Aeroporto di Malpensa, senza tralasciare completamente l’estero dove vince i concorsi per lo Stadio di Dar El Salaam (Tanzania), del Centro Conferenze per la Commissione Economica Africana delle Nazioni Unite ad Addis Abeba (Etiopia), per la sistemazione e la nuova diga del Porto della Condamine, a Montecarlo (Principato di Monaco).

La fine degli anni ‘90 e gli inizi del 2000 sono caratterizzati da numerosi interventi realizzati ed in corso di realizzazione a Roma: il Mercato Agroalimentare di Guidonia (Roma), l’ampliamento degli Uffici della Banca d’Italia, la Nuova Fiera di Roma, le Aerostazioni NazionaIi, Schengen ed il Satellite ovest dell’Aeroporto Internazionale “Leonardo da Vinci” a Fiumicino (Roma), il restauro dell’Istituto Geologico a Roma.

Agli stessi anni risalgono le vincite dei concorsi internazionali per il risanamento del quartiere di San Lorenzo a Roma, della Sede del Consiglio Regionale della Puglia a Bari, dell’Università di Mendefera (Eritrea), dell’Università di Foggia e della Sede del Consiglio dell’Unione Europea a Bruxelles, con Philippe Samyn & Partners e Buro Happold Ltd.
Si ricordano, inoltre, importanti pre-qualifiche a livello mondiale tra le quali la progettazione degli Edifici Nato a Bruxelles (Belgio), l’Auditorium di Roma, la Sede Centrale della Banca Europea a Francoforte (Germania), ed il Grande Teatro Nazionale a Pechino (Cina).
Sono recenti le partecipazioni a prestigiosi concorsi internazionali: il Waterfront di Reggio Calabria, con Franco Purini, il Padiglione Italiano per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010 (Cina), e, attualmente in corso, il concorso internazionale a pre-qualifica “Operazione Testimonio II” a Montecarlo (Principato di Monaco), ed il progetto per la nuova area imbarchi dell’Aeroporto Internazionale “Leonardo da Vinci” a Fiumicino (Roma).
Se si dovesse tracciare un percorso teorico-evolutivo dell’architettura di Tommaso Valle si potrebbe affermare che, se gli anni ‘60 sono stati caratterizzati, data anche la tipologia degli edifici progettati, dalla rappresentatività dell’immagine e dalla qualità degli elementi simbolici impiegati, il decennio ‘70-‘80 ha visto nascere e sviluppare una ricerca tesa al raggiungimento di una espressività della tecnologia in architettura.
Alla ormai tradizionale attenzione ai sistemi ad alta tecnologia che lo contraddistingue, dagli anni ‘90 si sono sovrapposte tematiche di indagine progettuale quali l’architettura sostenibile e la bioarchitettura.

Il principio della “…chiarezza costruttiva portata alla sua espressione esatta…” costituisce il comune denominatore di un indirizzo progettuale, perseguito con Cesare, Gianluca e Gianluigi, e riscontrabile dall’esempio del Padiglione di Osaka (Giappone), degli anni ’70, fino al recentissimo, omonimo, di Shanghai (Cina).



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