50 ANNI DI PROFESSIONE

Giura Longo Tommaso
Giura Longo Tommaso

Tommaso Giura Longo nasce a Matera nel 1932 e si laurea a Roma nel 1959.

Come Professore Ordinario di Composizione Architettonica e Urbana conclude l’insegnamento universitario nella Facoltà di Architettura di Roma Tre.
Negli anni precedenti svolge didattica e ricerca nelle seguenti Facoltà italiane: Architettura (Firenze), IUAV (Venezia), Architettura (Palermo), Ingegneria (Catania), Architettura (Roma “La Sapienza”).
Fa parte del Consiglio Direttivo Nazionale dell’ANCSA di cui è stato vicepresidente e responsabile del Premio Argan.

Dal 1961 al 1971 fa parte dello studio professionale “Benevolo, Giura Longo, Melograni” in Roma.
Lo studio, tra l’altro, progetta il nucleo iniziale dei padiglioni espositivi della Fiera di Bologna e l’impianto urbanistico dell’intero nuovo quartiere fieristico, primo premio nel concorso nazionale di progettazione.
Il progetto si basa su una sequenza continua di grandi padiglioni espositivi realizzati con un’innovativa struttura metallica tubolare e con pannelli di chiusura in gran parte vetrati. La sequenza suddetta, vista dall’alto, si presenta come un “nastro continuo” articolato secondo viali alberati e dotati di un filare di tigli. Detto filare è attraversato dagli elementi della struttura tubolare metallica che ha la fondazione al centro del viale e raggiunge e sorregge la copertura dei padiglioni ampi e luminosi.
Il visitatore apprezza così l’efficace continuità visuale tra il viale alberato esterno e gli spazi espositivi.
La realizzazione dei padiglioni e del quartiere fieristico di Bologna è illustrata anche da “L’Architecure d’Aujourd’hui” n. 141 dicembre 1968-69. L’autorevole rivista dedica l’intero numero al tema “Structures”. Su consiglio dell’illustre Jean Prouvé le immagini della fiera di Bologna si confrontano a pagine alterne, con quelle per la Libera Università di Berlino-Dahlem, degli architetti Candilis, Josic, Woods e Schiedhelm.
In seguito, nel 1972, entra a far parte dello studio l’architetto Maria Letizia Martines.

Dal 1982 ha studio individuale a Roma ed è autore di numerosi progetti di architettura e di urbanistica, svolti anche in collaborazione con altri professionisti, e conseguiti in gran parte, attraverso pubblici concorsi. Dalla metà degli anni ’80 molti lavori sono svolti insieme all’arch. Teresa Cannarozzo.

Dei progetti di architettura fanno parte, come già detto, il Quartiere Fieristico di Bologna e i suoi padiglioni (1961-84); l’Istituto di Neuropsichiatria Infantile di Roma “La Sapienza” (1968); alcuni complessi scolatici a Ferrara (liceo classico “Ariosto”, realizzato in seguito a un concorso, 1967); a Parma (scuola materna, elementare e media,1969), a Matera (istituto tecnico industriale, 1970); il progetto del Museo dell’Habitat Rupestre a Matera (1983); i progetti pilota per il risanamento dei Rioni “Sassi” di Matera (1987); il recupero dell’ex convento di S. Anna, nel centro storico di Palermo (1984); il recupero di due comparti edilizi di Siracusa-Ortigia (1995); la piazza mercato del centro storico di Napoli-Bagnoli (2003).

I progetti di urbanistica, svolti in collaborazione con altri progettisti, comprendono: il PP del centro storico di Albano Laziale (Roma, 1981); il PRG del comune di Siena (1986); i Programmi Biennali di intervento nei Sassi di Matera (1987); la variante di PRG per il centro storico di Caltanissetta (1988).
La sua attività più significativa riguarda l’assistenza al Comune di Matera per avviare il risanamento urbanistico ambientale dei Sassi di Matera, a partire dal concorso internazionale vinto nel 1977. In quest’ambito è stato capogruppo dei consulenti del Comune per il recupero dei Sassi e per l’attuazione dei Programmi Biennali di intervento.
Il gruppo di progettazione è formato da Tommaso Giura Longo (capogruppo), Luigi Acito, Renato Lamacchia, Maria Letizia Martines, Carlo Melograni, Lorenzo Rota e Raffaello Giura Longo (consulente per la ricerca storica).
È dal 1982 al 1984 consulente del Commissario Straordinario di Governo per la ricostruzione di Napoli.

Autore di numerosi saggi critici e interventi sulle principali riviste specialistiche, collabora con periodici e quotidiani. I saggi sono raccolti in volumi degli editori Laterza (Bari), Gangemi (Roma), Franco Angeli (Milano),
Edizioni Scientifiche Italiane (Napoli), Prospettive Edizioni (Roma). Suoi progetti e suoi articoli appaiono sulle principali riviste specialistiche italiane e straniere: “Casabella”, “Lotus”, “l’Architettura. Cronache e Storia”, “Urbanistica”, “Parametro”, “The Architectural Review”, “L’Architecture d’Aujourd’hui”, etc.
Dal 1992 è direttore della Collana “Quaderni di progettazione”, edita da Gangemi Editore in Roma.

Nell’arco della sua lunga attività gli sono conferiti riconoscimenti nazionali e internazionali: nel 1963 Premio InArch-DOMOSIC per un’idea architettonica (2° premio per la struttura dei padiglioni della Fiera di Bologna); nel 1966 il Premio InArch per l’Emilia Romagna (per la Fiera di Bologna); nel 1973 il Premio InArch -ANIACAP per tipologie residenziali (1° premio ex aequo); nel 1989 il Premio nazionale InArch (segnalazione per il recupero dei Sassi di Matera) ed infine nel 1994 il Premio Europeo di Pianificazione Urbana e Regionale – Commissione Italiana UNESCO (1° premio per il recupero dei Sassi di Matera).

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