Franco Wagner Facilla nasce a Taranto nel 1931 e si laurea dottore in architettura nella Facoltà di Architettura della “Sapienza” Università di Roma il 4 agosto 1962. L’anno seguente, il 26 marzo 1963, si abilita all’esercizio della professione e si iscrive all’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia con matricola n. 1508.
Nel 1962 inizia ad insegnare nella Facoltà di Architettura della “Sapienza” Università di Roma dove, dal 1971, è libero docente in Elementi di Architettura e Rilievo dei Monumenti.
Dal 1964 è iscritto nell’Albo nazionale dei progettisti – Sezione edilizia (Suppl. Ordin. parte 2, G.U. n. 304) e, dal 1974, è iscritto all’Albo degli esperti di Pianificazione Territoriale con D.M. 11/10/1974 (G.U. n. 205 del 23/11/1974).
Sin da subito dopo la laurea partecipa a numerosi concorsi nazionali ed internazionali d’architettura ottenendo numerosi riconoscimenti di rilievo, tra cui il primo premio al concorso IN/ARCH ANIACAP per l’edilizia residenziale. Partecipa inoltre, come capogruppo, al concorso internazionale per il progetto del Plateau Beaubourg a Parigi, classificandosi tra i 15 progetti segnalati per le nuove tendenze in architettura e vedendo esposto il proprio lavoro alla mostra dei progetti del 1971, allestita presso il Salon d’Automne del Grand Palais des Champs Elysées.
Durante la sua carriera è autore di numerose pubblicazioni sull’omologazione delle nuove tecnologie costruttive e sull’idea centrale di architettura come fatto estetico; porta avanti quindi un’intensa attività critica, al punto da vedersi dedicato da Bruno Zevi un intero numero di L’Architettura. Cronache e storia (n. 24/1980), in cui si espongono alcuni aspetti della sua attività didattico-universitaria.
Nel 1975, inoltre, Giulio Carlo Argan scrive la prefazione del suo lavoro, articolato in due volumi, dal titolo La ricerca scientifica come modello estetico in architettura, opera in cui si occupa di diverse teorie della pianificazione, dando importanti contributi nell’ambito delle tecnologie di avanguardia nella progettazione.
I suoi studi, sia pratici che teorici, si concentrano infatti sulle tematiche legate al progetto d’architettura con particolare attenzione al rapporto tra architettura e tecnologia.
Come consulente scientifico dell’ISPREDIL ANCE dirige e svolge, in collaborazione con altri consulenti, numerose ricerche nel settore delle tipologie a indirizzo sociale e studi sulla programmazione delle scuole obbligatorie; tra queste si ricorda la ricerca del 1976 Scuola dell’obbligo: problema aperto, un’esplorazione allargata agli aspetti politici, giuridici, socio-pedagogici, tipologici e tecnologici della scuola dell’obbligo in tutto il mondo, condotta in occasione della legge 5/8/1975 n. 412 e oggetto di specifica pubblicazione.
Negli anni tra il 1978 e il 1982 ISPREDIL pubblica ben quattro volumi con le ricerche svolte per ANCE sui problemi inerenti la razionalizzazione delle costruzioni, al fine di individuare dei sistemi tipologici da utilizzare nell’edilizia sociale.
Durante tutta la carriera svolge intensa attività professionale curando la progettazione generale ed esecutiva di molte opere di architettura ed urbanistica, tra cui Piani Regolatori, quartieri residenziali, scuole ed ospedali, contando su una struttura professionale alla quale collaborano numerosi docenti universitari, esperti in varie discipline.
Fonda e coordina, in collaborazione, il CREO – Centro Ricerche Edilizia Ospedaliera per il quale, con l’apporto di specialisti in strutture, elabora impianti speciali, tipologie e progettazioni esecutive nel settore dell’edilizia ospedaliere.
Come consigliere generale dell’ISVEUR SpA – Istituto per lo Sviluppo Edilizio ed Urbanistico, inoltre, progetta numerose scuole, di cui 12 sono realizzate nel nuovo quartiere di Tor Bella Monaca a Roma, e alcuni edifici residenziali nel quartiere romano di S. Basilio.
Tra i suoi progetti si ricordano anche quelli di edifici sperimentali per il Ministero dei Lavori Pubblici in molte città italiane come Alba (Cuneo), Tortona (Alessandria), Parma, Venezia, Lucera (Foggia) e Campobasso; gli edifici residenziali a Reggio Calabria, Martina Franca (Taranto), Cuneo, Roma, Milano e Taranto ma anche edifici alti, quartieri urbani, villaggi turistici, stazioni di polizia e centri commerciali.
Nell’anno 1994 diviene docente per la Comunità Europea per il Progetto Mediterraneo 140 e, tra l’altro, tiene un seminario a Tunisi sulla “polluzione ambientale” in materia di architettura ed urbanistica. Relatore in vari convegni sull’architettura, risulta inoltre spesso presente in mostre e dibattiti ed è membro del Comitato Laziale dell’IN/ARCH – Istituto Nazionale d’Architettura.
L’archivio dei progetti, dei piani e dei plastici è conservato presso la casa dell’architetto (largo Olgiata, Roma), che ne è il referente (tel. 333.8051873)
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