Paola Coppola d’Anna in Pignatelli nata a Roma il 27/08/1927 si iscrive alla facoltà di Architettura di Roma nel 1944 dopo la liberazione e si laurea nel 1950 in un periodo in cui si cominciavano ad aprire in Italia le barriere culturali imposte dal fascismo. La carica di entusiasmo che ha caratterizzato quel quinquennio di studi in cui il paese si schiudeva a infinite potenzialità, ha lasciato una impronta di fiducia e una carica di vitalità che si riconosce nelle varie imprese della sua vita professionale e privata, come in quella di molti altri architetti di quella generazione.
Mentre frequenta a Roma l’ambiente di Comunità, dà subito inizio ad una intensa attività didattica e di ricerca volta a pensare l’architettura come strumento di sviluppo della società civile: più precisamente l’architettura in quanto “spazio della vita” prima ancora che fenomeno estetico autonomo; luogo cioè di reazioni fisiche, emotive, psicologiche, esistenziali , che hanno allargato nel tempo la gamma dei suoi interessi transdiciplinari. Non a caso sceglie inizialmente di insegnare ”Caratteri distributivi degli edifici”, una disciplina cha aveva affinità con la logica e i contenuti della progettazione, prima di passare alla “Progettazione Architettonica” come professore incaricato e poi come Professore Ordinario nella facoltà di Architettura di Roma.
Ha cercato nel corso dei 50 anni lavorativi di abbinare la professione di progettista con l’insegnamento e la ricerca, anche se negli anni più recenti le crescenti responsabilità universitarie e i numerosi impegni di lavoro e di ricerca all’estero, hanno ridotto, con forte rammarico, la sua partecipazione al confronto progettuale.
In tutti i suoi progetti, in gran parte realizzati, fino agli anni ‘80, è evidente l’esistenza di una idea matrice, cioè di un pensiero che si coagula in messaggio, derivante dal dialogo fra il contenuto esistenziale dell’opera, con le sue valenze simboliche, e il carattere del contesto ambientale. In questo senso vanno letti i progetti della Colonia montana della Cornigliano in Val di Susa del 1960 (1° premio al concorso) , della Colonia marina dell’Ente Zolfi a Terrasini del1965 (premio regionale Inarch), della Palazzina di cooperativa a Roma del 1955, dell’Istituto Tecnico Industriale presso Perugia del 1971 e dell’Ospedale di Taranto del 1968/80. In tutte queste opere traspare un esprit de geometrie rigoroso, ma tessuto da istanze psicologiche e comportamentali, quali essenza dell’abitare.
Ha ricevuto Importanti riconoscimenti scientifici come scholar dell’Aspen Institute for Humanistic Studies, membro della World Academy of Art and Science, trustee dell’International Council for Educational Development. Ha coperto le Cattedre di Italian Culture e di visiting prophessor alla Università di California , Berkeley nel 1974 e 1988 e di guest lecturer ai Seminari di Salisburgo.
E’ stata collaboratore del settimanale L’Espresso e della rivista “Futuribili”, corrispondente del ”Times Higher Education Supplement, direttore della collana “Educazione/Ambiente” Offiina Ed. ,direttore della rivista “Ricerca e Progetto” Gangemi ed., direttore dei”Quaderni del dottorato di ricerca in Composizione Architettonica” Gangemi ed; ,direttore del Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana (1981/1990); coordinatore del Dottorato di Ricerca in “Composizione Architettonica” (1986/1996).
Le sue ricerche sia teoriche che progettuali hanno gravitato in buona parte intorno ai problemi educativi, sin dalla borsa CNR del ’53 su “Pedagogia e Architettura” fino all”e-learning”
del progetto Winds del 2002. Intorno all’asse educativo si sono sviluppati numerosi progetti di scuole e colonie, gli studi di pianificazione universitaria , la progettazione di sistemi educativi e didattici, i rapporti culturali e e le consulenze all’estero
Nella pianificazione delle università, ha fornito importanti contributi allo sviluppo degli studi sul dimensionamento e l’organizzazione di tali organismi ( “Programmazione dell’edilizia universitaria in Europa: ricerca di un metodo per la definizione del fabbisogno spaziale” Iri-Italstat 1984) e sulla pianificazione del sistema universitario romano (“Progetto di ristrutturazione del sistema universitario di Roma e Lazio“ Ministero Pubblica Istruzione 1980;“Sviluppo territoriale dell’università di Roma La Sapienza” .Gangemi 1991; “Studio di fattibilità per la Terza Università di Roma” Gangemi 1993; ).
Ha inoltre fondato e diretto dal 1974 al 1995 il Greis (gruppo ricerche edilizie istruzione superiore) una associazione senza fini di lucro che ha prodotto più di venti titoli e molti Incontri interdisciplinari sull’Università. Come membro stabile dell’ICED (International Council for Educational Development) ha partecipato tra il 1974 e il 1994 a consulenze alle università e a pubbliche conferenze in Spagna, Francia, Germania, Messico, Brasile, Colombia, Giappone e naturalmente Stati Uniti. Dal I990 al 2000 è stata membro del Comitato Tecnico Scientifico della Cooperaione Italiana per l’Università E. Mondlane di Maputo (Mozambico) , che in dieci anni ha formato oltre cento architetti.
Ha pubblicato numerosi volumi, oltre quelli citati, “ L’università in espansione”1969;Roma:esperienze di lettura urbana(1973) “I luoghi dell’abitare”(I977); “Donna e Potere” (1978) ; “Lo spazio didattico” (1979); “Spazio e Immaginario:maschile e femminile in architttura” (1982); Le scuole di architettura e urbnistica in Europa(1985); L’identità come processo :cultura spaziale e progetto di architettura(1992); La sfida architettonica(1992);La ricerca nel dottorato in Composizione Architettonica (1995);L’architettura delle Università (1997).
Evidente la inclinazione di tutto il suo lavoro verso la sperimentazione e la innovazione in quanto tratto primario della sua indole curiosa di luoghi, genti e culture.. Così si è interessata di prefabbricazione edilizia progettando col sistema Upei negli anni ‘70, scuole elementari e superiori in Toscana e Umbria. Attratta poi dai problemi del femminismo, ha organizzato nel’76 col finanziamento della Ford Foundation il convegno internazionale di Bellagio “Women in the Power Structure” , che fu occasione per i successivi approfondimenti sul rapporto fra architettura e femminile nel volume “Spazio e immaginario:”. Ha poi coordinato dal 1983 al 1987 insieme al”Curriculum Develpment Unit” di Dublino una ricerca sperimentale sull’ Insegnamento dell’Educazione Ambientale nelle scuole,allargando la disciplina ancora prettamente naturalistica ai problemi della città. Infine negli anni ’90 si è occupata di multimedialità , come coordinatore nazionale MPI di un gruppo di cinque università italiane; riconoscendo le potenzialità delle nuove tecnologie informatiche nella innovazione del progetto e nella comunicazione della architettura ha poi fondato nella facoltà di architettura di Roma il LAMA (laboratorio multimediale di architettura)dove ha realizzato materiali didattici e video , ma anche corsi di Progettazione online, nell’ambito del progetto europeo Winds finanziato dalla UE.
Nell’attivare tali iniziative ha riscontrato la validità del lavoro di equipe nel confronto di idee e nella intersezione di competenze, ma sopratutto quale strumento attivante fantasia e concretezza, fondamentali ingredientidi accelerazione della creatività; con questa convinzione ha organizzato il Dipartimento di Progettazione e il Dottorato di Ricerca, Il Greis , il Lama e il funzionamento dei corsi di Progettazione Architettonica.
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