Franco Ceschi nasce a Genova nel 1938, dopo gli studi classici frequenta la Facoltà di Architettura della “Sapienza” Università di Roma e si laurea nel 1963. Nello stesso anno consegue l’abilitazione all’esercizio della professione e nel 1964 si iscrive all’Albo dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia con la matricola n. 1592.
Inizia un percorso di formazione lavorando per quattro anni presso lo Studio Passarelli dove segue la progettazione e la realizzazione della nuova ala dei Musei Vaticani e contemporaneamente compie le prime personali esperienze progettuali e realizzazioni. Mantiene i contatti con l’Università come assistente volontario presso le cattedre di Tecnologia dei Materiali, approfondendo la preparazione personale e partecipando a congressi internazionali (Praga, 1965) e successivamente di Urbanistica con il prof. Michele Valori, collaborando attivamente alla didattica. Dal 1968 esercita la libera professione in forma singola o associata con Edgardo Tonca con cui condividerà lo Studio per trent’anni e molte progettazioni e realizzazioni.
Fin dalle prime esperienze progettuali, pone una particolare attenzione ai contesti ambientali in cui vengono ad inserirsi le opere e sviluppa una ricerca di materiali e tecniche costruttive ad essi coerenti.
Partecipa a concorsi come quello per i nuovi Uffici della Camera dei Deputati a Montecitorio, Roma e per il Padiglione italiano all’Expo di Osaka del 1970. Progetta e realizza edilizia alberghiera e residenziale in località turistiche come il complesso alberghiero “L’Ancora” a Stintino (Sassari, 1977), piani particolareggiati e di lottizzazione in Liguria e Sardegna, restauri di edifici storici e opere di particolare impegno come il Complesso parrocchiale di S. Giuseppe Cottolengo a Roma per conto del Vicariato (1976-79). Nello stesso periodo compie le prime esperienze di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico con i progetti per i parchi archeologici della Regione Sicilia ed i restauri e consolidamenti di monumenti antichi come l’Odeon romano ed il Teatro romano a Catania, comprese le attrezzature per gli spettacoli; tali interventi lo porteranno a sviluppare rapporti di fertile collaborazione con il mondo dell’archeologia in Sicilia, in Toscana, in Liguria e a Roma. Ricordiamo, per l’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo e Soprintendenza BBAA di Siracusa, i parchi archeologici della città greca di Camarina (Ragusa), di Giardini Naxos (Messina), il parco Archeologico del Teatro greco-romano a Taormina (Messina) e quello delle Mura Dionigiane ad Adrano (Catania).
Sono numerosi gli interventi realizzati nella Sicilia orientale con restauri e sistemazioni di zone archeologiche e di monumenti, come la progettazione e realizzazione di strutture teatrali mobili per il palcoscenico e la cavea del teatro greco-romano di Taormina (1982-83), con la nuova biglietteria, i servizi e la sistemazione degli accessi (1985); di strutture mobili per la copertura della scena, dell’orchestra e della cavea del Teatro greco a Siracusa. Progetta e realizza antiquaria, come quello del 1982 della Villa Romana a Patti Marina (Messina) e ristruttura l’edificio esistente per la sede dell’Antiquarium del Teatro greco a Taormina nel 1985.
Progetta e realizza musei che gli permettono di acquisire una particolare sensibilità sulle problematiche archeologiche che gli varrà nuove e diverse possibilità di operare nel campo. Esegue nel 1984 il restauro conservativo e la ristrutturazione dei fabbricati esistenti, e cura l’allestimento museografico del Museo Archeologico Regionale di Camarina e degli annessi per uffici, depositi e laboratori di restauro, per conto della Soprintendenza BBAA di Siracusa. Dal 1983 al 1987 realizza l’ampliamento del Padiglione Classico del Museo Archeologico Regionale di Lipari (Messina) che permette l’allestimento delle Sezioni Archeologia Sottomarina, Maschere Teatrali Greche e Sezione Romana. Cura le sistemazioni dell’area archeologica del Castello di Lipari e della Necropoli della Contrada Diana.
Partecipa alla rielaborazione del PRG di Siracusa della parte stralciata in base al voto del CRU della Regione Sicilia, ed alla variante generale per la parte approvata, ponendo particolare attenzione alla salvaguardia e alla tutela delle aree e delle emergenze archeologiche. Sviluppa, inoltre, due PP di zone urbane e il PP del Centro Direzionale. Non trascura esperienze di ricerca sia con schedature e catalogazioni, come quelle dei beni architettonici vincolati nei Rioni Campitelli e Trevi di Roma (1995) e come la Campagna Triennale di catalogazione sperimentale (1977-81) del territorio del Comune di Ferentillo (Terni), con la compilazione delle schede urbanistiche (T, CS, SU, TP) dell’Istituto Centrale per il Catalogo (ICC), per la Regione Umbria – Soprintendenza BAAAS di Perugia; tiene anche lezioni universitarie e docenze in corsi di aggiornamento ministeriali.
La sua attività di progettista prosegue con realizzazioni in Sardegna e in Liguria, in particolare con il nuovo Complesso Parrocchiale di S. Maria Regina Pacis in via Nicolò Costa a Genova (1978-81), per la Curia Arcivescovile di Genova, ma anche con restauri conservativi e consolidamenti di monumenti, tra cui quello della Rocca Albornoz a Piediluco (Terni), realizzato tra gli anni 1985-89.
L’attività si sviluppa poi prevalentemente nel campo dei Beni Culturali e dell’Archeologia con numerosi allestimenti di musei e di mostre tra cui quella del 1984-85 su Creta Antica per il Centenario della Scuola Archeologica Italiana di Atene, allestita nella Basilica di San Marco ad Iraklion (Grecia), nella Curia del Senato al Foro Romano a Roma e nel Monastero dei Benedettini a Catania. Nel 1989 si occupa degli allestimenti delle mostre La Pittura Etrusca e Il Pittore di Micali nell’Emiciclo del Vignola del Museo Nazionale di Villa Giulia a Roma per la Soprintendenza BBAA dell’Etruria meridionale. Per la stessa Soprintendenza e nello stesso anno, cura l’allestimento della mostra Cultura ed Arte degli Etruschi in URSS nel Museo Ermitage di Leningrado e nel Museo Russo delle Arti Decorative a Mosca. Tra il 1990 e il ’91 allestisce la mostra La Civiltà degli Etruschi in Giappone, sempre per la Soprintendenza BBAA dell’Etruria meridionale presso il Museum of Oriental Ceramics di Osaka e presso il Civic Museum di Nagoya, il Fukuoka City Museum e il Bridgestone Museum of Art di Tokyo. Nel 2004 si occupa dell’allestimento della Mostra I Liguri: un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneo nella Commenda San Giovanni di Prè a Genova, per Genova 2004 – Città Europea della Cultura e la Soprintendenza BBAA della Liguria.
Per quanto riguarda l’allestimento museografico, si segnalano quello per il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, con le nuove sistemazioni delle Collezioni Castellani e dei Templi di Falerii Veteres, Il Museo Nazionale Etrusco della Rocca Albornoz di Viterbo con le sezioni degli scavi svedesi di Ferento e di Musarna. Il Museo Civico Archeologico di Orbetello ed il Museo dell’Archeologia Sottomarina di Porto S. Stefano (Grosseto). Un particolare impegno viene dedicato alla progettazione e realizzazione del Museo Nazionale Romano della Crypta Balbi dedicato all’Archeologia Urbana ed alla Roma Alto Medievale.
Di recente realizzazione è il nuovo Museo di Archeologia per Roma nell’edificio esistente del Campus dell’Università di Tor Vergata.
Dedica inoltre particolare attenzione alla musealizzazione all’aperto con interventi in aree archeologiche volti sia alla tutela di resti antichi, come nel caso della copertura protettiva e sistemazione degli scavi archeologici della Villa Romana a Patti Marina (2001-2006) fatta per la Soprintendenza BBCCAA di Messina, sia alla loro migliore comprensione, fruizione e valorizzazione, come per la riproposizione evocativa del Tempio di Apollo a Veio a Roma (1992), o gli interventi per l’area archeologica dell’antica città di Khor Rori, Salalah (Oman), condotti per l’Università di Pisa e il Sultanato dell’Oman (2004-2012). Di particolare rilievo, sono gli studi e le ricerche svolti nel programma di interventi per la tutela e valorizzazione della città romana di Luni a La Spezia, nell’ambito del progetto ARCUS Grande Luni, per la Soprintendenza Archeologica della Liguria e per la Società ARCUS, che hanno riguardato la costruzione dell’immagine della città antica (2008) e la progettazione degli interventi finalizzati alla visita e alla fruizione dei resti (2010).
Per l’Ordine degli Architetti ha assolto per sette anni il compito di membro e poi di Presidente della Commissione Specifiche e di rappresentante presso la Commissione Tariffe del CNA.
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