Lucio Barbera nasce a Roma il 28 marzo 1937 dove frequenta il liceo classico al Convitto Nazionale. Nel 1955 si iscrive alla Facoltà di Architettura della “Sapienza” Università di Roma dove si laurea nel 1963 con 110/110 e, l’anno seguente, si iscrive all’Albo dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia al n. 1662.
Durante gli anni universitari partecipa all’Unione Goliardica Romana (UGR) con M. Pannella, P. Ungari, S. Rodotà, P. Craveri, M. Teodori e G. Mombelli; nel 1956 è eletto Segretario del Consiglio Studentesco di Facoltà e organizza l’occupazione di Facoltà su un tema nettamente corporativo “impedire agli ingegneri l’iscrizione all’Ordine degli Architetti!”. L’occupazione, la prima del dopoguerra, coagula tuttavia gli studenti delle classi 1933-38. Con alcuni studenti, culturalmente sufficientemente omogenei fonda, nel 1958, l’ASeA – Associazione Studenti e Architetti (soci fondatori L. Barbera, S. Bracco, A. Calza Bini, E. Fattinnanzi, M. La Perna, C. Maroni, G. Moneta, G. Piccinato, V. Quilici, M. Tafuri e M. Teodori) con il programma di porsi in continuità con le linee culturali e politiche del Movimento Moderno così come celebrato dalla critica antifascista del dopoguerra. Nel 1960, con l’ASeA, partecipa ad organizzare la “serrata” contro il Corso di Composizione del prof. Saverio Muratori; da qui prendono inizio i rivolgimenti anche istituzionali che per tutti gli anni Sessanta interesseranno la Facoltà di Architettura di Roma, assieme ad altre Facoltà italiane, e che le scuoteranno nel 1968. Nel 1961 i soci fondatori dell’AseA danno vita all’AUA – Architetti e Urbanisti Associati, il primo degli Studi romani di giovani studenti e neolaureati. Da studente, lavora dal 1958 al 1962 assieme a Claudio Maroni, presso lo Studio romano di Ludovico Quaroni in Via Nizza 45 dove, tra l’altro, collabora al progetto della sezione “Conclusioni” del Padiglione italiano della Mostra “Italia 61” a Torino, di cui segue, come aiuto, la direzione artistica in cantiere. In questa occasione conosce a Torino il giovane Aldo Rossi, allora aiuto di Marco Zanuso.
Nel 1963 assieme ad A. Rossi, M. Tafuri, P. Ceccarelli, S. Dierna, C. Dardi ed altri partecipa al Seminario di Urbanistica di Arezzo, organizzato e diretto da Giancarlo De Carlo e Ludovico Quaroni. Nell’a. a. 1963-64 è assistente volontario del Corso di Progettazione di Ciro Cicconcelli; dall’a. a. 1964-65 è assistente volontario dei Corsi di Composizione Architettonica di L. Quaroni e dal 1969 è assistente ordinario presso la cattedra dello stesso Quaroni.
Negli stessi anni, in seno all’AUA, partecipa all’impostazione progettuale e procedurale del complesso di abitazioni cooperative di Vigna Murata a Roma.
Nel 1965, a titolo individuale, assieme a P. Moroni (coordinatore) N. Di Cagno, F. Battimelli e D. Di Virgilio, riceve dal Comune di Roma l’incarico di progettare il Piano di Zona 167 per 25.000 abitanti a Roma – Spinaceto.
Nel 1965, scioltasi l’AUA, forma il gruppo B.Q.Te.Mar, con V. Quilici, M. Teodori e C. Maroni con cui, senza l’apporto di M. Teodori ma assieme allo Studio di Luisa Anversa che coordina il lavoro, progetta i villaggi turistici Valtur di Ostuni (Brindisi) e di Isola Capo Rizzuto (Crotone) tra il 1966 e il 1970; ambedue realizzati, ricevono il Premio IN/ARCH 1969 (nazionale per Ostuni e regionale per Isola Capo Rizzuto). Nel 1967 partecipa, con alcuni componenti dell’AUA, alla fondazione della CoPER – Consulenze e Programmi per l’Edilizia Residenziale, contribuendo alla fase preliminare di alcuni progetti di abitazioni cooperative a Terni e ad Ancona.
Dal 1970 opera con Studio di progettazione personale. Progetta con L. Anversa e G. Belardelli il villaggio turistico Valtur a Brucoli (Siracusa) ed è incaricato dalla Società Turismo 80 della progettazione dell’albergo Sheraton di Damasco (Siria), realizzato tra il 1973 e il 1977.
Dal 1971 è responsabile della progettazione paesaggistica e consulente alla direzione artistica dei progetti infrastrutturali della Società di Progettazione Technital Engineering di Verona: progetta il restauro paesaggistico dell’Autostrada Messina – Catania, elabora il progetto paesaggistico dell’Autostrada Messina – Palermo e dell’Autostrada della Val D’Astico. Quindi coordina gli studi urbanistici e paesaggistici per gli interventi coordinati della Comunità del Garda e, con L. Belgioioso, L. Quaroni, e G. Trevisan (coordinatore), pubblica e presenta a Venezia un “Modello di assetto territoriale per la salvaguardia di Venezia e il riequilibrio del territorio veneto”.
Nel 1971 è professore incaricato di Progettazione Architettonica e Urbana presso l’Istituto Statale di Architettura di Reggio Calabria (IUSA) e nel 1980 è Professore Associato di Progettazione Architettonica e Urbana presso la Facoltà di Architettura della “Sapienza” Università di Roma. Tra il 1974 e il 1982, dirige la ProgReS – Progetti, Ricerche e Studi del Gruppo Technital: stringe una partnership con lo Studio di Sardar Afkhami a Teheran e progetta i Piani Regolatori di Khorramabad e Bourudjerd nel Lorestan; in Africa, nel Togo, redige il Piano Regolatore della capitale Lomé, il Piano territoriale della Provincia Marittima e i Piani Regolatori Attuativi delle cinque città capoluogo di circoscrizione; in Libia progetta l’Università di Sebha, composta da 14 dipartimenti e dai servizi residenziali per 7000 studenti, 1000 docenti e tecnici. In Arabia Saudita realizza le tre stazioni ferroviarie principali della rete ad alta velocità tra Riyahd e il Golfo. Nel 1982, viene invitato alla Biennale di Architettura di Venezia per i suoi progetti nei Paesi Islamici, dove tornerà nel 2002 come coordinatore della partecipazione attiva alla Biennale di tre Dipartimenti della Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni” della “Sapienza”.
Dopo il terremoto del 1980, su incarico del consorzio di Imprese guidato dalla Società Edina, del Gruppo Efim, diviene coordinatore della progettazione edilizia ed urbanistica del Comparto “Centro Urbano” di Napoli Si tratta di 54 progetti di riqualificazione dei tessuti urbani del centro antico e dei quartieri di prima espansione ottocentesca e novecentesca; il lavoro dura più di un decennio.
Nel 1985 è chiamato dalla Regione Lazio a coordinare il Piano Territoriale ed il PTP del Comparto “Costa Nord”, dalla circoscrizione romana di Ostia sino al confine con la Toscana. Negli stessi anni per conto della Società Gondwana di Milano, progetta un albergo Sheraton a Karnak, sulla riva del Nilo (non realizzato) e, con la Società Edina, vince il concorso per la nuova sede dell’Università di Basilicata a Potenza, realizzata pienamente. Per conto di Bonifica SpA progetta, assieme a C. Giannini, la nuova sede del Comune di Reggio Calabria realizzata nei primi anni Novanta e, per conto dell’Isveur, realizza un comparto abitativo nel complesso di Roma – Ponte di Nona. In gruppo con il prof. A. Noli e per conto del consorzio di Imprese guidato dalla Provera e Carrassi SpA di Roma, vince poi il concorso per la progettazione e la realizzazione di un porto turistico alla foce del fiume Fiora (non realizzato).
Nell’estate del 1992 è chiamato da Franco Carraro, Sindaco di Roma, ad assumere come tecnico esterno il ruolo di Assessore al Comune con delega alla Cultura e al Centro Storico sino alla primavera del 1993.
Si dedica quindi a tempo pieno all’Università. Gli ultimi importanti lavori professionali riguardano la progettazione delle strutture del sistema italiano della Guardia Costiera come consulente generale per la progettazione architettonica e urbana di Itabo Servizi Tecnici – IRI; tra esse spiccano i nuovi uffici della Guardia Costiera di Trieste, sede di Ammiragliato, e quelli di Marina di Carrara (Massa – Carrara). Dal 1995 è professore ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana nella Facoltà di Architettura della “Sapienza” e viene eletto coordinatore del Dottorato in Progettazione Teorie dell’Architettura. Nello stesso Ateneo, dal 1996 al 2004 è Direttore del DPAU – Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana (e seguenti denominazioni); nel 2003 è Preside della Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni” e, nel 2008, è Presidente della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Architettura italiane.
Nel 2009 esce di ruolo per limiti d’età, ma continua ad insegnare Progettazione al Laboratorio di Sintesi finale come titolare della Cattedra UNESCO sulla qualità urbana sostenibile con particolare attenzione per i problemi dell’Africa. Nei suoi ruoli accademici riprende le attività internazionali in Medio Oriente e in Africa, che amplia al mondo cinese e a quello Nord Americano.
Deve molto di ciò che ha saputo fare – oltre che ai suoi maestri accademici e a Ludovico Quaroni in particolare – a C. Maroni, L. Anversa, P. Moroni, M. Stevenin, G. Trevisan e a C. Giannini. E soprattutto a tutti i giovani che hanno lavorato con lui, per qualche tratto o in qualche occasione, nella professione e nell’Università.
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