50 ANNI DI PROFESSIONE

Alessandrini Piero
Alessandrini Piero

L’architetto Piero Alessandrini nasce a Roma nel 1926. Dopo la maturità classica, conseguita a Roma presso l’Istituto Massimiliano Massimo, è spinto dai suoi genitori ad iscriversi alla Facoltà di Medicina e ne frequenta assiduamente i corsi per tre anni sostenendo con buon esito alcuni esami; poi chiede ed ottiene di cambiare Facoltà e di poter tornare ai suoi vecchi e covati amori per l’Architettura, l’Arredamento ed il Design.

L’anno 1953 lo vede laureato, a pieni voti, presso la Facoltà di Architettura di Roma a Valle Giulia. Inizia “temerariamente” ad esercitare la libera professione, avendone conseguito l’idoneità nel 1954. Dopo alcuni anni giunge ad incarichi professionali di rilievo.

La sua formazione deve molto agli insegnamenti del prof. Roberto Marino e del prof. Pier Luigi Nervi, Si evidenzia la sua appartenenza alla corrente di pensiero dell’architettura organica. Nel suo bagaglio professionale resta incisa la definizione di Pier Luigi Nervi: “L’architetto è un muratore che ha studiato il latino”.

Tra le opere principali eseguite in Italia dall’inizio della sua attività professionale si menzionano diversi complessi residenziali, commerciali ed industriali realizzati a Roma, Porto Santo Stefano (Grosseto), Galliera (Bologna), Taranto e Palermo.

Inoltre, dagli anni sessanta ad oggi, l’architetto Alessandrini cura la progettazione e l’arredamento di alcune prestigiose ville, quali le residenze per la famiglia Agnelli a Forte dei Marmi (Lucca), ad Assisi (Perugia) e a Porto Santo Stefano (Grosseto) e le due ville romane (in Via Appia Antica e in Via di Quarto Annunziata) per il finanziere saudita Adnan Kashoggi, per il quale esegue anche la ristrutturazione degli spazi interni del suo celebre panfilo di 90 m, il Nabila. Numerosi sono stati gli interventi analoghi per diversi committenti privati in Italia e all’estero, tra i quali si ricorda la realizzazione della villa e del relativo arredamento per la famiglia reale del Sultano del Brunei nell’isola di Borneo (progetto pubblicato sulla rivista “Real Estate”, anno II, n. 8).

Dal 1961 al 1968 è nominato consulente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (C.C.I.A.A.) di Roma.

Dal 1972 al 1976 progetta per l’Alitalia le Agenzie di Chicago, Dublino, Montreal, Toronto, Istanbul e Roma.

Riguardo gli incarichi di committenza pubblica si citano, per conto del Ministero dell’Interno, la progettazione della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno (S.S.A.I.) a Roma (1989) e, per conto del Ministero per gli Affari Esteri, l’Ambasciata Italiana a Riyadh in Arabia Saudita (1992).

Tra le opere che l’architetto ricorda con particolare considerazione si menziona il progetto eseguito per la sistemazione ed uso dell’area del “Cortilone” adiacente alla Basilica Vaticana (1998), per il quale ha ricevuto dal Presidente della Fabbrica di S. Pietro, Cardinal Virgilio Noè, un significativo riconoscimento. testimoniato dalla lettera riportata di seguito:

stim.mo Architetto,
faccio seguito alla sua lettera del 14 dicembre u.s. da Lei invitatami in risposta alla mia del I’ dicembre u.s.
Secondo le sue indicazioni vengono saldate le competenze che le si dovevano per il lavoro compiuti a favore della fabbrica di San Pietro.
Ringrazio vivamente per la delicata attenzione verso la nostra Amministrazione, avendo Lei ridotto il compenso per le sue prestazioni, ma soprattutto la ringrazio per il paziente lavoro di interpretazione progettuale delle nostre esigenze.
Quanto da Lei è stato fatto a favore della Fabbrica di San Pietro non mancherà di avere un posto nella storia della basilica: quelli che leggeranno, nel futuro si uniranno a noi in un sentimento di gratitudine.
Voglia accogliere, Signor Architetto, i sentimenti della mia stima, i! mio saluto distinto, e l’augurio che l’anno che sta per incominciare possa portarle successi a soddisfazioni nel campo specifico delle sue competenze.

Virgilio Cardinal Noè
Presidente della Fabbrica di San Pietro


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