50 ANNI DI PROFESSIONE

Albisinni Piero
Albisinni Piero

Nasce a Taranto il 13 maggio 1942 dove frequenta il Liceo Classico “Archita”. Si iscrive alla Facoltà di Architettura a Firenze dove si laurea con 110 e lode nel febbraio 1970, con la guida di Leonardo Savioli. Abilitato a Firenze nel 1970, si trasferisce a Roma e, nello stesso anno, si iscrive all’Ordine degli Architetti di Roma e del Lazio con il n. 2498.

Nel 1971 costituisce a Roma lo Studio Progettisti Associati, nel cui ambito svolge, quasi sempre in collaborazione, attività professionale di progettazione architettonica e urbanistica, condizionata dalla progressione degli impegni accademici che, come si evince dai suoi principali progetti, hanno portato a privilegiare la partecipazione a concorsi pubblici rispetto a impegni per attività privata.

Sempre nel 1971 inizia l’attività accademica con una borsa di studio presso la Facoltà di Architettura di Roma, dove ricopre, fino al 2012, il ruolo di ordinario per il settore scientifico-disciplinare ICAR/17, Disegno.

Nel 1976 si specializza in Pianificazione urbanistica applicata alle aree metropolitane presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma e, dal 1992 al 1995, insegna da professore associato, alla Facoltà di Architettura dell’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti a Pescara.

Fa parte, fin dalla costituzione, del Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo dell’Università di Roma “La Sapienza” e di quello di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura. Dirige il Laboratorio di Fotogrammetria del Dipartimento di Rilievo Analisi e Disegno dell’Ambiente e dell’Architettura. Partecipa al Collegio docenti del Dottorato di ricerca in Scienze della Rappresentazione e del Rilievo, collegato alla Scuola nazionale ICAR/17.

È presidente del Corso di Laurea quinquennale in Architettura UE e membro del Consiglio direttivo, didattico e scientifico del Master di II° livello in Pianificazione e gestione dei centri storici minori e dei sistemi paesistico-ambientali e membro del Consiglio didattico e scientifico del Master di II° livello in Architettura per l’Archeologia – Archeologia per l’Architettura della “Sapienza”.

Dal 1996 al 1998 è consulente scientifico del Progetto di salvaguardia e valorizzazione di siti storici in Italia, Grecia e Portogallo (San.Ver.Al.) inserito nei programmi della Commissione Europea di cooperazione interregionale per lo sviluppo del patrimonio culturale.

Socio dell’Unione Italiana del Disegno (UID) dall’anno della sua costituzione, fa parte del Consiglio scientifico dell’associazione che riunisce i docenti di disegno delle Facoltà di Architettura e Ingegneria italiane. Nel 1998 riceve la Targa d’argento UID e nel 2007 la Targa d’oro UID. Attualmente è probo viro della stessa associazione.

Fa parte del Comitato scientifico ed è stato direttore responsabile della rivista internazionale Disegnare. Idee Immagini.

Membro del Consiglio Universitario Nazionale per l’Area 08 di Ingegneria Civile e Architettura, dal 1997 al 2006 e Consigliere dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia dal 2001 al 2009.

Autore di numerose pubblicazioni e articoli su riviste specializzate, si dedica a un’intensa attività di ricerca su tematiche riconducibili, da una parte, all’ampio campo di studio costituito dal rilievo e dall’analisi della realtà costruita e dalle problematiche relative alla sua documentazione e, dall’altra, al disegno come espressione e rappresentazione di idee per la trasformazione della realtà.
Le ricerche condotte hanno sempre seguito l’evoluzione delle tematiche emergenti, con particolare riferimento alle componenti riconducibili alla rappresentazione dell’ambiente e dell’architettura.
In particolare, un periodo iniziale è stato indirizzato verso le problematiche del riuso del patrimonio edilizio esistente, attraverso studi e ricerche in collaborazione con la Regione Lazio, negli anni ’70 impegnata nella definizione di norme per la riqualificazione dei centri storici minori.

Oltre a questa tematica, gli interessi si sono indirizzati anche verso altri aspetti del disegno, come nel caso di uno studio che rappresenta un omaggio al suo maestro fiorentino, Leonardo Savioli, attraverso la pubblicazione e il relativo commento critico dei suoi disegni sulla Città ideale.

Un ulteriore interesse riguarda la comunicazione visiva, collegandosi ai campi di studio ampiamente esplorati in precedenza per cercare le necessarie connessioni teorico-metodologiche nell’ambito delle problematiche complessive della rappresentazione. Questo atteggiamento si traduce, inizialmente, in una rivisitazione critica di esperienze passate che non hanno trovato adeguati sbocchi proprio per la mancanza di un quadro di riferimento generale. Ci si riferisce, in particolare, agli studi sperimentali sui modi di lettura e rappresentazione dell’ambiente e della città sviluppatisi a cavallo dei decenni ’60-’70 e che costituiscono la base teorica per l’elaborazione di uno dei suoi primi lavori di ricerca intorno ai temi della rappresentazione. Il tentativo di riannodare il filo interrotto della storia spinge a collocare esperienze fino allora rimaste prive di riferimento a solidi principi e metodi, all’interno di un dibattito interdisciplinare sui temi della riqualificazione dell’immagine ambientale.

Queste considerazioni costituiscono lo spunto per la ricerca “Per una antologia critica dei modi di rappresentazione dei processi di percezione e di comunicazione dell’ambiente”, finanziata dal Ministero Pubblica Istruzione, della quale è elaborata una sintesi pubblicata sulla rivista Disegnare, idee/immagini ed in cui si pone l’accento proprio sulla rilettura critica della produzione culturale del periodo ’60-’70 relativa alle tematiche sopra descritte. Il saggio propone un sistematico esame critico degli esempi più significativi della produzione culturale elaborata negli anni Settanta intorno al tema della rappresentazione della città e dell’ambiente, visti alla luce di parametri che permettano la possibilità di proseguire in modo diacronico l’indagine. Le problematiche della comunicazione visiva e dei processi percettivi vengono riproposte in occasione di un’esperienza, iniziata in sede didattica, che lega gli aspetti generali connessi alla “lettura” dell’immagine urbana a quelli più particolari del progetto grafico. Il tema centrale dell’analisi della realtà costruita e delle problematiche relative alla sua documentazione è ripreso nel periodo di docenza a Pescara, attraverso uno studio di carattere teorico dedicato ai temi del rilievo, del disegno e dell’analisi grafica; una sintesi di tipo esplicativo incentrata su un preciso tema di architettura, quella funeraria.

Con l’evoluzione degli strumenti e delle tecniche che, attraverso l’informatica, hanno interessato anche la rappresentazione dell’architettura, le principali ricerche degli ultimi venti anni sono orientate prevalentemente verso l’analisi dell’architettura attraverso il modello digitale. Si tratta di un settore di ricerca molto sviluppato anche a livello internazionale, per le sue ampie ricadute, specie in ambito professionale, nella prefigurazione del progetto di architettura e nella sua diffusione attraverso i diversi media. Non altrettanto sviluppato risulta, tuttavia, l’utilizzo delle tecnologie informatiche e multimediali per l’analisi critica dell’architettura. Le nuove forme di comunicazione multimediale permettono, invece, di utilizzare l’immagine in tutte le sue forme, dal movimento alla visione “real time” fino alla cosiddetta “realtà aumentata”, superando la dicotomia tra testo e immagine e utilizzando l’elaborazione iconica come strumento critico–interpretativo.

Inoltre, le tecniche di modellazione informatica, utilizzate prevalentemente per la comunicazione del progetto alle diverse scale, risultano utili anche per l’analisi dell’architettura, specie quella non costruita, attraverso la ricostruzione del processo progettuale che ha condotto alla sua configurazione spaziale, morfologica, funzionale. Tutto ciò ha suggerito, in particolare, anche attraverso lo strumento video, di ripercorrere l’evoluzione della sperimentazione progettuale di architetti italiani della seconda metà del secolo scorso che, con le loro opere, hanno rappresentato l’avanguardia della cultura architettonica.

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