La necessità di unire le forze per competere sul mercato e di affrontare i temi cruciali per il settore dell’edilizia, per il futuro degli architetti e per le nostre città – dalle diverse declinazioni dei concetti di sostenibilità e di economia circolare, anche in ambito turistico, alla necessità di confrontarsi con i processi di innovazione, nel campo della progettazione e del design, a partire dalle crescenti potenzialità dell’intelligenza artificiale – costituiscono il filo conduttore della presenza dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, con un proprio spazio, al B-CAD 2024 di Roma, la terza edizione della fiera targata Edilsocialnetwork – che si svolge tra il 31 ottobre e il 2 novembre presso la Nuvola, l’iconico convention center dell’Eur – dedicata ad edilizia, architettura e design pensata per connettere studi di progettazione, aziende produttrici, buyer e business developer.
Ed è proprio in quest’ottica che si colloca il programma di eventi proposto dall’OAR con una tre-giorni aperta a tutti – iscritti, professionisti e imprese – tra incontri, mostre e convegni (con rilascio di Cfp). Sei gli eventi formativi in programma, che spaziano – con sessioni mattutine e pomeridiane – dagli «Ecosistemi per lo sviluppo sostenibile» a «Softourism e innovazione circolare», dal «Design per l’innovazione» ad «Architettura del futuro e intelligenza artificiale», e da «Case green per la collettività» al «Concorso di progettazione».
Le locandine e i programmi completi di tutti gli eventi sul sito OAR nella sezione dedicata alla formazione: LINK
La prima giornata del B-CAD 2024 – fiera che è tornata a Roma, per la sua terza edizione, dopo aver fatto tappa lo scorso anno negli Emirati Arabi – si è svolta ieri, 31 ottobre: lo spazio OAR, nel giorno del debutto, ha tenuto insieme professionisti, imprese e rappresentanti delle istituzioni, registrando una grande partecipazione di pubblico.
L’Ordine ha colto l’occasione – ha detto Roberta Bocca, vice presidente OAR, delegata alla formazione – «di avere a disposizione uno spazio importante, con uno stand aperto a tutti e con l’allestimento di mostre, ma soprattutto con eventi formativi che toccano tutti i temi più attuali relativi alla nostra attività professionale: stavolta siamo noi a spostarci per raggiungere gli iscritti, e non il contrario».
Qui il video messaggio di Roberta Bocca
Il know how che si acquisisce durante il periodo della formazione – ha spiegato Paolo Anzuini, consigliere OAR delegato all’Innovazione e all’Internazionalizzazione – «rappresenta il 20% delle competenze effettivamente utilizzate nello svolgimento della professione. L’aggiornamento professionale continuo costituisce – dunque – uno strumento che offre l’opportunità di ottenere il restante 80% delle competenze richieste, che – a loro volta – sono in continuo cambiamento così come l’offerta formativa dell’Ordine, che si modifica in base alle esigenze». La più grande criticità per gli architetti italiani – ha proseguito – «è un tessuto professionale è formato da migliaia di micro studi, con in media 1,5 architetti per ciascuna realtà. Appuntamenti come questo servono anche a comprendere la trasversalità delle richieste delle committenze e a compattare la categoria. Lavorare insieme, unire le forze è la strada da seguire. I micro studi, in prospettiva, dovranno fondersi crescendo in termini di dimensione. Non ci sarà più la figura dell’architetto tuttologo, ma – al contrario – si affermeranno sempre più le competenze su tematiche specifiche». Gli argomenti al centro del ciclo di eventi predisposto dall’OAR per BCad – osserva quindi Anzuini – «fotografa sei argomenti centrali nelle richieste che vengono rivolte oggi a uno studio di architettura: dall’ambito ricettivo al design, dalla sostenibilità ai concorsi di progettazione, dall’intelligenza artificiale all’economia circolare. Il messaggio che si vuole trasmettere, anche in questa occasione – conclude il consigliere – «è che da soli non si va avanti. Per competere con le richieste del mercato bisogna unire le forze. In questo senso Roma non ha mai avuto un punto di incontro tra i soggetti che lavorano nel processo edilizio, della trasformazione urbana e della ricerca: l’OAR intende dare un segnale in questa direzione».
«Dal cucchiaio alla città sostenibile» è il titolo dato alla manifestazione, fortemente voluto dal direttore artistico, Pasquale Piroso, per la tre giorni incentrata su una «riflessione organica e interdisciplinare sul tema dell’architettura sostenibile dal punto di vista dei territori, delle città, dell’edilizia abitativa e di quella turistica, del design di prodotto e della normativa che è chiamata a guidare il processo di trasformazione».
Qui la video intervista a Pasquale Piroso
Tra i saluti istituzionali l’intervento del presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e istruzione della Camera dei Deputati, Federico Mollicone, che ha rimarcato il sostegno alle iniziative dell’Ordine degli Architetti di Roma sul fronte dell’impegno a favorire e promuovere la creatività di architetti e designer, che ha portato all’istituzione, il 15 aprile, della giornata del Made in Italy. Sul tema, nei pressi dello spazio OAR è stata ri-alllestita «Inventori di Futuro», mostra realizzata lo scorso giugno alla Casa dell’Architettura per celebrare il genio italiano attraverso una carrellata delle invenzioni di personaggi del calibro di Renzo Piano, Antonio Citterio, Benedetta Tagliabue, Matteo Thun, Carlo Ratti, Pier Luigi Nervi, Riccardo Morandi, Achille Castiglioni, Gio Ponti, Ettore Sottsass.
La giornata inaugurale allo spazio OAR
La prima giornata dello spazio OAR si è aperta con l’evento formativo «Ecosistemi per lo sviluppo sostenibile», convegno dedicato al tema della valorizzazione degli ecosistemi regionali attraverso una progettazione multi-disciplinare ed eco-sostenibile dei territori, delle città, degli edifici, dei servizi e dei prodotti.
Tra gli ospiti Alfonso Femia, architetto fondatore di Ateliers Alfonso Femia, che – con una lecture dal titolo «La rigenerazione dei territori: le tre linee d’acqua» e la presentazione di alcuni progetti dello studio – ha affrontato la dimensione dei territori, dello spazio pubblico, della città e dell’abitare in una visione multidimensionale: la rigenerazione delle aree abbandonate lungo le linee d’acqua, le aree interne, le isole del Mediterraneo, il Mediterraneo e il cambiamento climatico, l’ecosistema regionale come volano di sviluppo turistico.
La video pillola con Alfonso Femia
A parlare dei «piccoli progetti di rigenerazione urbana destinati a una sostenibilità sociale» portati avanti dallo nell’ambito del Programma G124 di Renzo Piano mirato alla riqualificazione delle periferie è stata Pisana Posocco, docente alla Facoltà di Architettura della Sapienza, e coordinatrice – tra l’altro – del progetto Casetta Arancione, a Rebibbia, esempio di architettura inclusiva, attenta alle esigenze di affettività delle donne.
Qui il video di Pisana Posocco
Sul fronte della rigenerazione urbana si è incentrata la riflessone del presidente OAR, Alessandro Panci, che – illustrando le proposte di modifica e unificazione dei testi normativi in materia di rigenerazione urbana all’esame del Parlamento – ha rimarcato la necessità di «semplificare le leggi che impattano sulle procedure urbanistiche, per allentare i lacci che imbrigliano i processi di trasformazione della città, puntando a definire un quadro legislativo coerente a livello nazionale, regionale e comunale, con norme più snelle ed efficaci per la gestione del territorio, procedure chiare e flessibili per rispondere ai bisogni delle comunità, anche attraverso una collaborazione fattiva e proposte concrete da parte dei professionisti che si confrontano quotidianamente con la necessità di razionalizzare la normativa esistente».
Nella sessione pomeridiana si è svolto l’evento «Softourism e innovazione circolare», in cui si è parlato – tra l’altro – del progetto portato avanti dall’OAR che promuove una nuova visione delle attività professionali nel settore del turismo, in cui «sostenibilità ambientale ed imprenditoriale diventano assi portanti e complementari di una strategia a beneficio della collettività che eleva la struttura ricettiva a nuovo attrattore urbano e territoriale, e ne fa un potenziale volano per la riqualificazione del tessuto sociale».
Qui la video intervista in cui gli architetti Simone Cellitti e Filippo Bombace raccontano il Progetto Softourism OAR per un turismo «più consapevole» per tutti, in un’ottica trasversale.
A fare il punto sulle norme che regolano il settore turistico ricettivo nel Lazio, dalle disposizioni regionali alle norme tecniche del piano di regolatore di Roma, è stato Lorenzo Busnengo, consigliere OAR, delegato ai rapporti con gli enti competenti in materia di edilizia e urbanistica, che ha rimarcato come l’Ordine stia cercando, sia nei confronti della Regione che del Comune, di fare un po’ di chiarezza, con l’obiettivo di allineare le normative. Si pensi – ha aggiunto – ai casi in cui, quando andiamo a progettare, non sappiamo quale sia la destinazione d’uso che abbiamo o che dobbiamo dare alla singola unità edilizia/immobiliare».
A seguire spazio al talk specialistico sul tema «Innovazione circolare. Made in Italy», con l’attenzione rivolta alla necessità di costruire nuove opportunità di sviluppo valorizzando le innovazioni e il loro impatto sul piano sociale ed ambientale, con le aziende italiane chiamate a entrare nella logica dell’economia circolare, sviluppando nuovi prodotti innovativi e puntando all’espansione nei mercati esteri.
Gli altri eventi in programma
Il programma presso lo spazio OAR alla Nuvola prosegue fino al 2 novembre, giorno di chiusura del B-CAD 2024, con altri quattro eventi formativi.
La sessione mattutina di oggi, 1° novembre, si apre con il convegno «Design per l’innovazione», in cui si racconta come il design «esprima (volontariamente ed involontariamente) – si legge nella presentazione dell’appuntamento – lo spirito del tempo. Rappresenta l’anima della società nella quale si coniugano aspetti funzionali, estetici e strutturali di un modello di vita che pone al centro la qualità, la funzione e la sostenibilità», tra gli ospiti l’architetto e designer Carlo Colombo.
Qui la locandina
Nel pomeriggio l’attenzione si concentra su «Architettura del futuro e intelligenza artificiale (AI)», in cui si affronta il tema dell’evoluzione del mondo delle costruzioni verso una riorganizzazione dell’attività professionale basata sull’efficienza e la sostenibilità. «La costruzione off-site – spiega l’abstract del convegno – si afferma grazie all’integrazione delle nuove tecnologie di AI, BIM e DT, e con le nuove modalità costruttive basate sulla prefabbricazione e l’assemblaggio. L’evento tratta di questi argomenti con un approccio «teorico e applicativo», ragionando su tecniche, scenari di mercato e sviluppi futuri del settore, con diversi focus sull’intelligenza artificiale e le opportunità/problematiche connesse al suo utilizzo nel campo della progettazione e non solo. In programma, tra l’altro, un focus su «Intelligenza artificiale ed editoria» di Marco Maria Sambo, architetto, Segretario OAR e Direttore AR Magazine; l’intervento Luigi Prestinenza Puglisi, architetto, Presidente AIAC, ma anche le testimonianze di diversi professionisti specializzati nell’utilizzo delle nuove tecnologie digitali nel campo della progettazione.
Qui la locandina
Per l’ultima giornata, il 2 novembre, in programma – al mattino – il convegno «Case green per la collettività», in cui si affronteranno implicazioni e rischi della proposta di direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili. La sostenibilità energetica e la valorizzazione del patrimonio edilizio saranno visto attraverso la lettura strategica delle linee guida di Confedilizia. Focus sulle direttive UE e la posizione del Governo Italiano in merito alla sostenibilità degli interventi e della loro ricaduta anche come impatto sociale. Tra gli ospiti Giorgio De Finis, direttore del Museo delle Periferie, e il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.
Qui la locandina
Gli appuntamenti presso lo spazio OAR alla Nuvola si chiuderanno con l’evento dedicato ai «Il Concorso di progettazione», strumento fortemente sostenuto dall’Ordine degli Architetti di Roma in quando «procedura virtuosa di selezione che mette a confronto le proposte progettuali e premia la qualità» e come «elemento cardine nel processo di rigenerazione strategica del territorio». Si parlerà, tra l’altro, di CAN, Competition Architecture Network, la piattaforma telematica realizzata e messa a disposizione dell’OAR per la gestione delle procedure concorsuali e degli ultimi importanti bandi pubblicati ed conclusi, come il Museo della Scienza, la Nuova Passeggiata Archeologica dei Fori Imperiali, ma anche la Cisterna delle Sette Sale e l’allestimento degli interni del nuovo Urban Center Metropolitano (per saperne di più, consulta la piattaforma CAN LINK e l’Area Concorsi OAR LINK).
Il talk tematico sarà affidato a Claudia Ricciardi, consigliera OAR delegata ai concorsi; seguirà una tavola rotonda con il racconto delle esperienze da parte di progettisti come Maria Claudia Clemente, studio Labics; Giorgia Colombo, architetto; Andrea Debilio, Studio ADAT; e Edoardo Cappella, studio Velia. (FN)
Qui la locandina
di Francesco Nariello
Video interviste e fotografie di Francesco Nariello