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Architettura
28 Settembre 2024

FAR 2024. Visioni, progetti, trasformazione urbana, community digitale: la prima giornata del Festival dell’Architettura di Roma

Apre i battenti la sesta edizione della manifestazione ideata e realizzata dall’Ordine degli Architetti di Roma. Il primo appuntamento si è svolto il 27 settembre: dai concorsi di progettazione agli interventi temporanei sul territorio, dal design alle nuove soluzioni tecnologiche, dalle riflessioni condivise al dialogo con il mondo social

Partecipazione, condivisione, capacità di ibridare contenuti ed esperienze, di raccontare le trasformazioni urbane – di Roma e non solo – da punti di vista sempre diversi, di essere un «ponte» culturale tra territori, linguaggi, competenze professionali, con l’obiettivo di innescare progetti innovativi e mettendo l’architettura, in tutte le sue declinazioni e contaminazioni, sempre al centro della scena: la prima giornata di FAR 2024 ha tenuto insieme tutti gli elementi che ormai connotano la manifestazione, giunta alla sesta edizione, ideata e realizzata dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia. Dopo l’Opening del 26 settembre, si è aperto ieri – 27 settembre -, alla Casa dell’Architettura, il fitto programma di incontri, talk, dibattiti, performance che coinvolgono architetti, artisti, cittadini, istituzioni, che proseguirà fino al prossimo 6 ottobre, diffondendosi anche in altri quartieri del territorio capitolino.

«FAR è una piattaforma a che si lascia attraversare, un festival diffuso e ‘dialogante’, sempre aperto alla condivisione, al dibattito, alla partecipazione, un ponte non solo tra professioni e territori, ma anche in ambito culturale»: sono alcun dei concetti utilizzati da Alice Buzzone, consigliera OAR, per presentare il Festival di cui è direttrice: «FAR – ha proseguito – è un festival attivo, che vuole stimolare le trasformazioni urbane coinvolgendo tutta la cittadinanza – e in particolare gli architetti, anche attraverso le call pubbliche che ha lanciato – per avviare processi innovativi sull’intero territorio urbano, dal centro storico a specifici quartieri, anche più periferici».

Qui l’invito a partecipare al Festival di Alice Buzzone, consigliera OAR e direttrice FAR, in un video messaggio realizzato nel corso dell’Opening

Nella giornata di apertura del 26 settembre sono intervenuti – tra gli altri – anche il presidente dell’OAR, Alessandro Panci, che ha rimarcato «come il Festival abbia anche la funzione di rimarcare il ruolo sociale dell’architetto e la centralità della professione all’interno della città, in particolare in un periodo in cui si Roma gravitano ingenti risorse economiche da saper investire e indirizzare, dal Pnrr al Giubileo»; e l’assessore all’urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, che ha riaffermato come FAR «sia ormai un appuntamento fisso e importante per la città, che porta sul territorio e racconta i processi di cambiamento in atto», ricordando l’impegno dell’OAR, anche in collaborazione con il Campidoglio, «per portare avanti la qualità della progettazione, a partire dai concorsi e dall’istituzione del nuovo Urban Center Metropolitano». A seguire le due video pillole

Alessandro Panci, presidente Ordine delgi Architetti PPC di Roma e provincia

Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale 

La prima giornata di FAR 2024 – «ERA»

Dal focus sui concorsi di progettazione – a partire dal bando per la nuova passeggiata archeologica dei Fori Imperiali – agli interventi temporanei sul territorio, dal design alle nuove soluzioni tecnologiche, fino al dialogo, tra riflessioni ed ironia, con esponenti di tendenza del mondo social in chiave architettonica: sono alcuni dei temi e degli incontri che hanno riempito il primo giorno di FAR 2024 – ieri, 27 settembre, alla Casa dell’Architettura – appuntamento di apertura della tre giorni «ERA ORA» (27-28-29 ottobre) dedicato a realizzare una sorta di  percorso spazio-temporale tra il passato, il presente e il futuro di Roma.

Al centro della giornata la tavola rotonda sul «rapporto tra Roma e il suo passato a partire dall’esperienza del concorso sui Fori Imperiali»: un modo di guardare la futuro della Capitale facendo perno su una delle trasformazioni in atto più significative nel suo centro storico. 

La riflessione è stata aperta da Walter Tocci, commissario salto da sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per supervisionare il progetto CArMe (Centro Archeologico Monumentale), piano di trasformazione dell’area compresa tra Fori, Colosseo, Colle Oppio, Celio, Terme di Caracalla, Circo Massimo, Foro Boario e Campidoglio. Tocci ha raccontato il concorso di progettazione – pubblicato e gestito attraverso la piattaforma CAN messa a disposizione dall’OAR per la Nuova Passeggiata Archeologica nell’area centrale della città, primo tassello del programma operativo. Il commissario, facendo un dettagliato excursus sul progetto nel suo complesso, ha ricordato come esso «rappresenti il più grande investimento di sempre nell’area archeologica centrale e come si ispiraia tre principi fondamentali: la molteplicità di spazi e luoghi, puntando ad una riunificazione sia verticale (tra la città contemporanea e quella antica) che orizzontale (urbanistica tra l’area centrale dei Fori e la città); la prossimità all’antico, che supera una fruizione a distanza dei monumenti attraverso una serie di percorsi trasversali e anelli pedonali; l’apertura verso la città di un’area oggi chiusa alla vita quotidiana che deve invece tornare luogo di fruizione pubblica, con itinerari provenienti dalla città».

L’esperienza del concorso di progettazione – e il punto sull’iter attuativo – è stata raccontata da Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori dello studio Labics, capogruppo del team vincitore del concorso per la Nuova Passeggiata Archeologica. «Il futuro di questa città – hanno detto parte dal considerare  l’area archeologica centrale come un tassello cruciale di uno sviluppo della città verso il futuro».  Il progetto presentato – hanno poi rivelato – è in questo momento in fase di approvazione da parte della Sovrintendenza. Abbiamo consegnato il Pfte a luglio, a breve partirà lo sviluppo del progetto esecutivo ed entro l’anno, speriamo, i primi cantieri».

Video pillola con Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori – Studio Labics

Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Michele Grazzini, Andrea Tonazzini e Giorgia Colombo, dello Studio Grazzini Tonazzini Colombo (secondo classificato del concorso) e Luigi Franciosini (terzo).

Video intervista a Giorgia Colombo – Studio Grazzini Tonazzini Colombo

Ad introdurre le tematiche e i relatori, e a tirare le fila del ragionamento è stata Claudia Ricciardi, consigliere OAR delegata ai Concorsi di progettazione, che ha ricordato l’impegno dell’OAR per la promozione dello strumento concorsuale, procedura volta a selezionare ed individuare la soluzione progettale migliore dal punto di vista qualitativo, mettendo a sistema i diversi soggetti coinvolti: dalla stazione appaltante alla giuria, fino agli stessi partecipanti». L’Ordine – ha ribadito – sostiene il ricorso ai concorsi di progettazione anche mettendo a disposizione la piattaforma telematica CAN – Competition Architecture Network – ideata e realizzata dall’OAR, su cui sono stati pubblicati e gestiti numerosi bandi riguardanti sia l’area centrale di Roma – ad esempio, oltre ai Fori, il Museo della Scienza e la Cisterna delle Sette Sale – sia nella provincia, come Piazza Cairoli a Velletri o il Castello ducale Orsini-Ottoboni a Fiano Romano.

Ecco la video riflessione di Claudia Ricciardi

Il format «Social FAR Selection» – dedicato al dialogo con alcuni degli esponenti più affermati del universo dei social sul fronte architettonico e non solo – ha animato la parte conclusiva della giornata con il gruppo ArchiTrash, nato in ambito  universitario, che ha mostrato alcuni degli ironici meme sul mondo dell’architettura e della progettazione. 

Mentre «Extrarchitettura», sezione di FAR ideata per proporre ospiti e temi con un approccio multidisciplinare, ha visto la partecipazione di Davide Trabucco, in arte Conformi, in dialogo con Jacopo Costanzo e con la presentazione appositamente realizzata «Il doppio, tra passato e presente nelle opere di Conformi», un confronto fotografico tra forme architettoniche romane e bolognesi.

Nel primo pomeriggio è andata in scena il primo appuntamento con una delle novità della sesta edizione del Festival dell’Architettura di Roma: «Match, Design», sezione dedicata al design ideata da Alessandro Gorla e Paolo Casicci, ciclo di talk (27, 28 e 29 settembre) per mettere a confronto idee e pensieri sul design: dalla cultura del progetto alle trasformazioni dell’abitare.

Video intervista a Alessandro Gorla e Paolo Casicci

A seguire, c’è stato la presentazione e il racconto dell’istallazione – premiata nell’ambito della Call for project di FAR –  «IN ORBITA» di Out Architecture + ASAP, realizzata in via Ettore Rolli, nel Municipio XII (per saperne di più: LINK).

Si è svolta durante la sessione mattutina, infine, la sezione più specialistica del programma FAR 2024. Nell’evento formativo del 27 settembre (cui seguirà quello in programma il 29 settembre LINK) si è trattato di «Parametrizzazione delle superfici complesse», con le aziende produttrici di tecnologie che hanno illustrato specifiche soluzioni utilizzate in progetti complessi: doppia curvatura (MAXXI), parametrizzazione e tassellizzazione (Bancone Tabarka e Wooden Canyon / National Museum of Qatar, Vertigo restaurant), curvatura del legno a vapore (Musée du quai Branly), impiallacciatura del Corian in doppia curvatura (Mentirosa Chair). (FN)

Video-interviste e fotografie di Francesco Nariello – Montaggio e post produzione a cura di Giuseppe Felici

di Francesco Nariello

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